Un’altra corona per Helen Mirren. Questa volta interpreta Caterina la Grande nella nuova serie Sky Original e HBO, in onda dal 1 novembre su Sky Atlantic alle 21.15 in esclusiva e on demand su sempre su Sky e Now tv.
Una prova d’attrice rilevante per il Premio Oscar che fin dalle prime scene, mostra la sua bravura nell’entrare in un personaggio assai controverso. Un’imperatrice, la più longeva della storia russa, in cui convivono varie anime. Una donna forte, intelligente, sofisticata, lungimirante, ma anche molto esperta in politica tanto che nei secoli viene ricordata come Caterina “la grande“. La protagonista Helen Mirren regge sulle sue spalle, come detto, tutta la produzione di Caterina la Grande, nei panni dell’imperatrice russa con mostruosa bravura. Nei panni dell’imperatrice è immensa, ma anche Jason Clarke, che interpreta il focoso amante Grigory Potemkin, non sfigura affatto, anzi.
La serie segue l’imperatrice nell’ultimo periodo del suo impero e racconta della sua passionale relazione con Potemkin. Nel mezzo di scandali, intrighi e conflitti, illustra una storia di amore ossessivo tra due persone non più giovani, ma tumultuose che hanno sviluppato una relazione unica, prevalendo sugli avversari e dando forma di fatto insieme alla Russia che conosciamo oggi.
Strepitosi i costumi, come le location, gli arredi curati nei minimi dettagli.
“La storia di Caterina mi ha sempre affascinata – ha svelato Helen Mirren -, non solo per il mio legame con la Russia. Era una pioniera, ha portato un approccio molto innovativo e rigeneratore. Ha sicuramente saputo anticipare i tempi”.
Caterina la Grande è diretta dal pluripremiato regista Philip Martin (The Crown) e prende le mosse nel 1762, dopo il colpo di stato che depone Pietro III e porta al potere sua moglie Caterina, vista da molti come illegittima (essendo di origini tedesche) e non qualificata a ricoprire questo importante ruolo. Per questo dovrà affrontare numerose sfide per mantenere il potere e governare il suo paese adottivo, nonostante le pressioni del Ministro Panin (Rory Kinnear) che lavora dietro le quinte per mettere sul trono il principe Paolo (Joseph Quinn), figlio di Caterina e Pietro.
Contravvenendo alle richieste del suo infedele amante Grigory Orlov (Richard Roxburgh), Caterina decide di non risposarsi dopo il disastro del suo primo matrimonio, anzi condurrà una vita amorosa molto attiva e libera. Con un grande e tumultuoso amore per il giovane e carismatico tenente Grigory Potemkin (Jason Clarke) che ben presto diviene non solo il nuovo amante dell’imperatrice, ma anche il suo più fidato consigliere. Una relazione molto speciale, quasi esplosiva e dichiaratamente aperta. Potemkin conduce tutte le campagne più vittoriose dell’Impero Russo, guidando le truppe alla conquista della Crimea e pronto a sfidare l’Impero Ottomano. Questa campagna vittoriosa lo segnerà fisicamente, tanto da indebolirlo e portarlo alla morte.
Caterina così, affranta dal dolore, si ritira dalla vita pubblica e, con i consigli della contessa Bruce (Gina McKee), riesce a non cadere nel tranello ordito dal suo nuovo e giovane amante. Ma il suo destino è comunque segnato.
Nella sua modernità: “Caterina si è però dovuta confrontare a suo tempo con problemi politici e sociali: Molte questioni che ha dovuto affrontare come leader continuano a essere decisamente attuali – ha commentato il regista Philip Martin – ad esempio, bilanciare il nazionalismo e l’espansione con il liberalismo e il cambiamento sociale, la tensione tra le vite personali e i ruoli pubblici dei nostri leader e le particolari pressioni sulle donne al potere“.
Carlo Salvatore