Al Teatro Golden di Roma, fino al 24 novembre, è in scena la commedia A Capodanno tutti da me, scritta da Andrea Maia, Toni Fornari (anche protagonista e regista della pièce) e Vincenzo Sinopoli, che vede protagonisti Simone Montedoro, Toni Fornari, Giancarlo Ratti, Emanuela Fresi, Roberta Mastromichele.
La pièce racconta la vita quotidiana, l’attualità politica del nostro Paese e tutti i cambiamenti che si sono avuti negli ultimi anni, con i cambi di governo, cambiamenti nel come accostarsi alla cosa pubblica, come conquistare le aule parlamentari con nuovi e giovani esponenti politici.
Danilo, personaggio interpretato da Simone Montedoro, ad esempio, è un giovane parlamentare appena eletto tra le file del partito Cinque Stelle. Prima delle elezioni era dedito a fare saltuari lavoretti e a guadagnarsi la giornata cercando nuovi lavori. Ma sei mesi dopo le elezioni si è ritrovato ad essere addirittura Ministro della Repubblica. La sua vita si stravolge, ha un lauto stipendio, un’assistente-segretaria che lo tiene aggiornato su tutti i suoi appuntamenti, abita in un lussuoso palazzo di Roma e frequenta ormai solo personaggi dell’alta società dimenticandosi del suo passato.
A Capodanno era solito invitare i suoi amici più intimi, che sembra, per l’appunto, aver dimenticato: un avvocato che si scopre non essere laureato, un musicista che compone orribili canzoni e addirittura la sua ex fidanzata con una figlia che, pur non essendo sua, se l’è cresciuta come se lo fosse. Ma dal momento che è diventato parlamentare si scorda dei suoi amici più veri, loro, quelli con cui ogni anno aveva festeggiato sempre l’ultimo dell’anno.
Così decide di organizzare per quell’anno una festa memorabile invitando i suoi colleghi parlamentari. Ma quella sera accade qualcosa di magico, per un’ora si ferma il tempo, i telefonini non hanno più campo, così come i computer. Cosa era successo? Casualmente Danilo accende il televisore dove è in onda un programma con Jucas Casella che invita i telespettatori a fare un gioco: rimanere collegati con lui per fermare il tempo.
Inizialmente lui e la segretaria rimangono a guardare, ma poi pensando che tutto ciò non avesse senso spengono il televisore. Ma l’incantesimo era cominciato. Così prima della festa ecco che accade qualcosa di inaspettato che sconvolgerà improvvisamente i piani del deputato e lo farà catapultare, come in una realtà parallela, nel suo passato.
Ecco che arrivano i suoi amici, non invitati, per festeggiare come ai vecchi tempi il Capodanno. Danilo dapprima non gradisce l’intrusione dei suoi vecchi amici, chiede spiegazioni alla sua segretaria, li tratta in malo modo. Ma poi rendendosi conto che forse è imprigionato in quel gioco televisivo del mago Casella, starà a gioco. Così verranno fuori confessioni, chiarimenti, ambizioni, tradimenti, sensi di colpa, in una piacevole pièce che affronta il tema delicato dell’integrità morale e dei sentimenti quelli più veri. L’ora è finita ma tutti rimangono a casa del deputato, si festeggia il Capodanno, sperando che il nuovo anno porti veramente gioia e serenità in tutti loro, come ai vecchi tempi, ma anche dei cambiamenti che rimarranno per la vita.
A Capodanno tutti da me è una pièce particolare con questa trovata televisiva di Jucas Casella, che si è prestato a fare quello che fa sempre in tv.
Bravissimi tutti gli attori che danno vita a questa commedia, ognuno ben compenetrato nel suo ruolo, con una propria personalità, con momenti tra il serio e il faceto. Una commedia che merita di essere vista, per festeggiare con loro, in anticipo, il Capodanno.
Giancarlo Leone