La Rai non dimentica! Sono trascorsi cinquant’anni dalla Bomba di Piazza Fontana alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano. Una docu-fiction in onda il 12 dicembre in prima serata su Rai1, racconta la vicenda dal punto di vista delle vittime della strage.
“Io ricordo Piazza Fontana” docu-fiction di Francesco Miccichè si pone l’obbiettivo di raccontare la strage dal punto di vista dei familiari delle vittime. Prodotta da Rai Fiction e Aurora e sono Nicole Fornaro e Giovanna Mezzogiorno a interpretare il ruolo di Francesca, figlia di Pietro Dendena, da giovane e in età adulta. Francesca, a 17 anni, lottò per fare chiarezza sui colpevoli con l’Associazione Famigliari Vittime di Piazza Fontana, che confluì nell’Associazione delle Vittime delle Stragi.
Cinquant’anni di dolore, di ricerca della verità, di depistaggi, di processi senza colpevoli. “Quel giorno – ricorda Francesca Dendena – mio padre era stato a Crema, a un funerale, era in ritardo e si era seduto per ultimo al tavolo ovale sotto il quale era nascosta la valigetta con la bomba”. È lei, che è stata anche presidente dell’Associazione dei Familiari delle Vittime di Piazza Fontana e che è scomparsa nel 2010, a ripercorrere le tappe giudiziarie, e non solo, della storia che prende vita nelle immagini della docu-fiction: il giorno dei funerali, la prima pista investigativa – quella anarchica – i processi spostati a Catanzaro e a Bari, i viaggi, le speranze, gli appelli.
Fino all’ultimo dolore e all’ultima beffa: la sentenza definitiva della Corte di Cassazione nel 2005 che attribuisce la strage al gruppo eversivo neofascista di Ordine Nuovo, ma dichiara non punibili i responsabili, Freda e Ventura, in quanto già definitivamente assolti anni prima.
E le parti civili devono pagare le spese processuali. Attraverso le immagini di repertorio, i ricordi di Francesca e le interviste ai protagonisti – tra passato e presente – rivivono anche i legami umani che da cinquant’anni uniscono in modo indissolubile i familiari delle vittime, la loro solidarietà, la diffidenza verso le istituzioni, la ricerca – ostinata – della verità. Tra loro, Carlo Arnoldi, Pietro Chiesa, Matteo Dendena, Paolo Dendena, Paolo Silva.
Nella docu-fiction ci sono le testimonianze di quanti hanno incrociato la storia della strage di piazza Fontana come il magistrato Guido Salvini che ha caparbiamente continuato a cercare la verità, riaprendo l’inchiesta; l’avvocato Federico Sinicato, uno dei legali di parte civile; il Prefetto Achille Serra, allora vicecommissario che intervenne per primo dopo la strage; e Martino Siciliano, esponente di Ordine Nuovo legato a Freda e Ventura. E ancora, Bruno Vespa, Giampiero Mughini, lo storico Aldo Giannuli, e Fortunato Zinni, impiegato della Banca sopravvissuto allo scoppio della bomba.
Una docu-fiction per non dimenticare una dei momenti più bui della nostra democrazia.
Carlo Salvatore