Sono passati vent’anni dalla scomparsa dell’onorevole Nilde Iotti, e quaranta dalla sua nomina a terza carica dello Stato, la Rai la celebra in una docu-fiction che va in onda giovedì 5 dicembre in prima serata su Rai1 intitolata “Storia di Nilde”.
La fiction prodotta da Gloria Giorgianni per Anele in collaborazione con Rai Fiction, diretta da Emanuele Imbucci è interpretata da Anna Foglietta (Nilde Iotti), Francesco Colella (Palmiro Togliatti), Linda Caridi (Rosanna) e Vincenzo Amato (nel ruolo di Enrico Berlinguer).
“Dobbiamo tantissimo a Nilde Iotti. Dovremmo onorarla di più. Oggi se fosse ancora viva in Parlamento – ha detto l’attrice Anna Foglietta – farebbe tantissimo si batterebbe come una leonessa per evitare le ingiustizie. Io ci credo tanto, prima come persona e poi come artista“.
Una donna fondamentale per la storia della Repubblica. Il direttore di Rai fiction Eleonora Andreatta ha fatto notare: “Nilde Iotti è la storia che ha un’importanza per il presente e che serve per costruire il futuro. Tiene insieme la capacità del servizio pubblico di guardare al passato e il fatto di essere una storia femminile, di emancipazione femminile”.
Intrecciando ricostruzioni fiction, materiali di repertorio e testimonianze illustri, il racconto ripercorre la storia umana e politica di Nilde Iotti – una delle ventuno donne che parteciparono all’Assemblea Costituente nel 1946 e la prima ad essere eletta Presidente della Camera dei Deputati – per restituire alle nuove generazioni, attraverso un linguaggio inedito, emotivo e contemporaneo, non solo la sua figura politico-istituzionale, ma anche il suo contributo di donna alle conquiste di civiltà del nostro Paese e al processo di emancipazione femminile.
Il racconto prende liberamente spunto da un fatto realmente accaduto: l’arrivo di una lettera inviata all’Avanguardia da una ragazza che lamentava le imposizioni da parte del suo fidanzato in merito alle proprie scelte di vita, alla quale Nilde Iotti aveva risposto personalmente sul giornale, spronando la giovane a prendere in mano la propria vita con autonomia e libertà.
Il rapporto di finzione tra Nilde Iotti e questa ragazza, Rosanna, è il filo conduttore della narrazione fiction, che segue la vita della protagonista fin dai suoi primi passi nella politica: dall’adesione alla Resistenza, alla partecipazione all’Assemblea Costituente fino all’inizio dell’attività parlamentare e all’avvio della sua relazione sentimentale con Palmiro Togliatti, Segretario del Partito Comunista Italiano, all’epoca sposato con Rita Montagnana. Una grande storia d’amore malvista dall’opinione pubblica e dallo stesso PCI, capace tuttavia di resistere alle sfide più grandi, come l’attentato subito da Togliatti nel 1948, mentre usciva da Montecitorio insieme alla stessa Nilde.
Tra le testimonianze illustri, che si intervallano alla narrazione fiction, il Presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, Marisa Malagoli Togliatti, il portavoce di Nilde Iotti Giorgio Frasca Polara, la sua biografa Luisa Lama, la Presidente della Fondazione Iotti Livia Turco, l’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato, l’ex direttore de l’Unità e parlamentare PCI Emanuele Macaluso, il direttore di Radio Radicale Alessio Falconio, i giornalisti Filippo Ceccarelli e Marcello Sorgi, lo storico Giuseppe Vacca, il regista e amico di famiglia Giorgio Ferrara. Il racconto si chiude con il primo discorso di Nilde Iotti come Presidente della Camera dei Deputati.
Carlo Salvatore