Viaggio nelle Terre dei Rasna

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Bologna, Museo Civico Archeologico Sezione etrusca Foto Matteo Monti Courtesy Istituto Bologna Musei

Al Museo Civico Archeologico di Bologna dal 7 dicembre 2019 al 24 maggio 2020 è presentata un’importante esposizione dedicata agli Etruschi con circa1000 oggetti che provengono da 60 grandi Istituzioni italiane e straniere.

Testa di giovanetto 330 a.C. circa Firenze Museo Archeologico Nazionale
Polo museale della Toscana

 

 

Quest’esposizione che raduna i reperti di 60 musei italiani e internazionali con circa 1000 opere dal titolo” Etruschi: viaggio nelle terre dei Rasna”, ha riunito come curatori Laura Bentini, Anna Dore, Federica Guidi, Marinella Marchesi, Laura Minarini, Elisabetta Govi, Giuseppe Sassatelli della Cattedra di Etruscologia dell’Università di Bologna, il che fa comprendere l’importante scientificità della mostra stessa.

 

 

Circolo degli Acquastrini Vetulonia, coppia di fibule argento e oro 675 a C. Museo
Archeologico Nazionale di Firenze, Polo museale della Toscana

 

 

Progettata dal Museo Civico Archeologico in collaborazione con la Cattedra di Etruscologia dell’Università di Bologna, è realizzata da Electa. Il titolo “Viaggio nelle Terre dei Rasna” come gli Etruschi amavano chiamarsi, è una metafora per far comprendere che la mostra tocca tutti i territori dove è nata la cultura etrusca: Lazio, Umbria, Toscana, Valle Padana e Campania e si divide in due grandi sezioni.

 

 

Vaso fituliforme in terracotta Chianciano Terme , necropoli di Tolle tomba 704
Chianciano Terme Museo Civico Archeologico delle Acque Soprintendenza archeologica

 

 

Si inizia con i territori che sono già stati molto ben indagati come il Lazio, l’Umbria e la Toscana, che furono in altri tempi oggetto di importanti viaggi di intellettuali come l’inglese George Denis che nell’Ottocento nel suo libro The Cities and Cemeteries of Etruria diede conto di cinque anni di viaggi compiuti nei luoghi, dove i paesaggi e i territori oggi sono molto cambiati. Molte sono state le mostre che inerivano questi territori, anche piuttosto scientifiche come quella nel Lazio terminata il 31 ottobre 2019, ma non così ampie.

 

 

Corredo della tomba delle hydrie di Meidias Prima metà V sec. d.C. Museo
Archeologico nazionale Polo museale della Toscana

 

Il viaggio metaforico continua poi nella seconda sezione che indaga i territori scoperti fino ad oggi, come la Valle Padana e la Campania che sono meno noti al grande pubblico, nelle cui necropoli sono stati individuati oggetti di grande valore storico-artistico, molto utili per la conoscenza dei Rasna.

 

 

Perugia località Elce, tomba 1 in corso di scavo II-I sec. a.C.

 

 

La mostra termina con la visione del notevolissimo nucleo di opere appartenenti al Museo Civico Archeologico di Bologna che testimonia il ruolo di primo piano della Bologna Etrusca, che è il giusto completamento di un’esposizione così importante.

Anna Camia

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