A teatro Arturo Brachetti, il re del quick-change

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Il trasformista Arturo Brachetti è tornato quest’anno al Teatro Sistina di Roma, fino al 19 gennaio, per presentare il suo spettacolo SOLO – The Legend of quick-change. Un ritorno alle origini per il simpatico trasformista che apre le porte della sua casa, senza luogo e senza tempo.

Il trasformista Arturo Brachetti è tornato quest’anno al Teatro Sistina di Roma, fino al 19 gennaio, per presentare il suo spettacolo SOLO – The Legend of quick-change.

Dopo il successo del suo L’uomo dai mille volti, visto da oltre due milioni di spettatori, l’indiscusso maestro del trasformismo è tornato nel teatro romano, tempio della commedia musicale, per incantare nuovamente il pubblico con questo spettacolo già presentato l’anno scorso. Un ritorno alle origini per il simpatico trasformista che apre le porte della sua casa, senza luogo e senza tempo.

L’arte di Arturo Brachetti è quella, come riporta anche il titolo del suo spettacolo, del quick-change, vale a dire il cambiarsi ripetutamente d’abito nel giro di pochi secondi, arrivando anche ad impersonare 100 personaggi. Questo lo ha portato a diventare celebre in tutto il mondo e ad entrare anche nel Guinnes World Records come più prolifico e veloce trasformista del mondo.

 

SOLO, 90 minuti senza intervallo, è uno spettacolo che si è sempre più evoluto e negli ultimi anni ha cambiato formula, rendendolo sempre più veloce e dinamico. La cornice è sempre la casa di Arturo, di cui vediamo le varie stanze: dal bagno alla camera da letto, incontrando oltre 60 personaggi.

 

Il fil rouge di tutto è il rapporto che Brachetti ha con la sua ombra, la sua parte razionale, interpretata da Kevin Michael Moore, un attore bravissimo e di colore che ha il suo ciuffetto e che seguirà il trasformista con una telecamera cercando di riportarlo verso terra. La casa è un luogo normalmente considerato privato, intimo e proprio per queste ragioni Brachetti ci mostra la sua, ogni stanza può raccontare infinite storie con altrettanti personaggi, provenienti dal proprio passato, ma anche dal mondo della televisione della fantasia.

Attraverso l’uso di una piccola telecamera, come dicevamo, scopriamo i vari ambienti della casa, ad ognuno dei quali è collegato un aneddoto del piccolo Arturo e della sua voglia di magia sin da principio. Dietro ogni porta della micro casa si nasconde una nuova storia, dalla camera da letto alla cucina, fino al bagno.

 

Brachetti accompagna gli spettatori nel suo mondo magico di ricordi ed illusioni, materializzando personaggi e raccontando la vita e i sogni anche un po’ di tutti noi: da Cappuccetto Rosso ad Aladin, da Biancaneve alle principesse di Frozen, fino all’orco Shrek a Peter Pan. E tanti altri personaggi: si spazia dal cinema con i supereroi Marvel e DC fino ai Glostbusters, alle icone della musica mondiale con Luciano Pavarotti, Elvis Presley, Celine Dion, Madonna, Michael Jackson, i Beatles, fino alla serie tv da Happy Days a Star Trek, a La signora in giallo, al più recente Breaking Bad.

Non manca una divertente “sceneggiata napoletana” ambientata in cucina o le fasi della vita raccontate seduto sul water. Parte integrante del successo dello spettacolo è il grande uso di effetti speciali e del grande ledwall che permette l’utilizzo di un coinvolgente e ricercatissimo videomapping con cui Brachetti si fonde alla perfezione, come i momenti di sand painting, i classici dipinti con la sabbia, le ombre cinesi con le mani.

 

Anche questa volta Arturo Brachetti ha di nuovo sorpreso il pubblico del Sistina, anche se non sempre è facile. Ma lui ci è riuscito.

Arturo Brachetti con SOLO in scena è un vero mattatore, facendo tornare bambini i genitori e trasportando i più piccoli in un mondo incantato. 62 anni ed un’energia incredibile che riesce a mantenere durante tutto lo show, senza avere un attimo di riposo e regalando allo spettatore una performance intensa e carica di emozioni. Indubbiamente da vedere, imperdibile.

Giancarlo Leone

 

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