Incontro con Nancy Brilli al Quirino di Roma

0

Feste natalizie al Teatro Quirino per Nancy Brilli. Dal 23 dicembre, fino al 6 gennaio, sarà la protagonista della divertente commedia musicale, A che servono gli uomini, scritta da Jaja Fiastri, per la regia di Lina Wertmuller, premiata ultimamente con l’Oscar. Visum ha incontrato la protagonista.

Parliamo di questo spettacolo che la vede protagonista

Interpreto Teodolinda, Teo per gli amici, una donna in carriera stufa del genere maschile, che si definisce soddisfatta della sua vita da single, ma desidera un figlio che non ha mai avuto da nessun uomo. Un giorno scopre – spiega Visum la Brilli – che il suo vicino di casa lavora presso un istituto di ricerche genetiche dove si pratica l’inseminazione artificiale. Così, tramite equivoci e sotterfugi, andrà un giorno all’istituto e ruberà una provetta riuscendo a diventare madre senza i fastidi di un rapporto con l’altro sesso che finora si è rivelato fonte di delusioni d’amore. Però curiosa, durante la gravidanza, cercherà in tutti i modi di conoscere il nome e il donatore con uno stratagemma. Scoprirà che il padre – conclude – è un certo Osvaldo Menicucci, un uomo rozzo, che vive ancora con la madre. La scoperta innescherà una serie di situazioni comiche e offrirà spunti di riflessione sull’attuale ruolo della donna, sempre più emancipata ma in conflitto con certi comportamenti della società civile”.

Questa commedia era già andata in scena anni fa…….

Sì, questa commedia di Jaja Fiastri, scomparsa esattamente un anno fa, fu messa in scena la prima volta nel 1988 e la protagonista era Ombretta Colli, con le musiche di Giorgio Gaber. Sono contenta di essere la protagonista in questa nuova edizione, perché la Fiastri, a cui avevo promesso che l’avrei riproposta io, fu la mia madrina teatrale quando interpretai Se il tempo fosse un gambero. Poi proprio quest’anno – commenta – ricorrono gli ottant’anni di Giorgio Gaber, anch’esso scomparso anni fa. Ho fatto la pazza per avere come regista Lina Wertmuller che, quando le ho sottoposto la commedia, le è piaciuta. Poi ha vinto l’Oscar. Meglio di così: si sono combinati una serie di elementi che renderanno questa pièce un successo, almeno me lo auguro”.

A dispetto del titolo, questa non è una commedia femminista. Ma secondo lei, a cosa servono veramente gli uomini?

Alla stessa cosa a cui servono le donne. Sia maschi che femmine devono essere persone di qualità e fra loro devono essere complementari”.

 

Si è trovata mai ad avere a che fare con registi e produttori che le hanno fatto proposte indecenti, che volevano fare sesso gratuitamente. Come si è comportata in queste circostanze?

Tantissime volte. Mi sono sempre difesa a volte in maniera educata, a volte meno, altre volte in maniera drastica, il che fa di te una persona indesiderabile. Un episodio mi è capitato nell’ambito cinematografico: avevo già firmato un contratto per un film e quelli della produzione mi fecero capire che un produttore avrebbe gradito da me ‘certe attenzioni’. Al mio rifiuto il contratto, lungamente sul tavolo di quel produttore, è sparito e io con quella squadra non ho più lavorato”.

Si è dichiarata single e felice, ma lo è veramente? Non le manca un compagno?

Di corteggiatori ce ne ho quanti ne vuoi. Ma mi manca, forse, un compagno con cui litigare. Ora mi viene da pensare al mio primo fidanzatino con il quale non ho mai litigato. Quando si litiga, comunque, l’uno non deve prevalere sull’altra e viceversa, così non mi sta bene. Da adesso in poi cercherò un compagno con cui fare squadra e con il quale ci sia una certa complicità”.

L’anno nuovo, il 2020, è arrivato. Cosa si augura?

In giro sento tante lamentazioni, gente scontenta. Certo in giro c’è tanto ‘nerume’, non è un periodo felice. Consiglio di avere un po’ più di inventiva, ricominciando a divertirci e trovare sempre il lato buono delle cose. Bisogna circondarsi di persone positive ed eliminare quelle tossiche, negative. Allontaniamoci da queste. Ogni anno quando brindo a Capodanno io dico sempre: ‘Alla faccia di chi ci vuole male auguriamo cento anni di felicità, ma lontano da noi’. Buon Anno 2020 a tutti”.

Giancarlo Leone

Nessun commento