In preparazione dell’Expo 2020 di Dubai la DFIC Sculture Walk presenta opere scultoree di grandi dimensioni collocate nelle strade di Dubai. Tra gli artisti invitati anche Sauro Cavallini (1921-2018) il cui Centro Studi presenta “Ballerina”, un’opera scultorea alta più di tre metri.
La Ballerina Bronzo scultura monumentale
Anticipando le celebrazioni per l’EXPO 2020 a Dubai la DIFC Sculurae Walk, introducendo un vasto programma di avvenimenti, ha invitato scultori internazionali affinchè esibiscano ciascuno un’opera monumentale che non sia mai stata presentata prima, che arricchirà le strade di Dubai fino a primavera inoltrata. Grazie a un accordo tra la 715StructuraArt di Dubai e la Galleria Frilli di Firenze tra gli artisti invitati c’è l’italiano Sauro Cavallini con a sua opera “Ballerina”.
La Ballerina Bronzo scultura monumentale
Si tratta di una scultura in bronzo alta più di tre metri che l’arista spezzino di nascita ma fin da giovanissimo abitante a Firenze, ha realizzato in bronzo nel 1979 come omaggio alla danza e è innanzi alla Galleria di Dubai rappresentando l’abilità italiana nell’arte scultorea contemporanea. Si prevede che questa straordinaria mostra sarà un grande evento in preparazione dell’Expo 2020 e attirerà un grande pubblico non solo di normali visitatori, m anche di collezionisti locali amanti dell’arte, nonché di istituzioni finanziarie internazionali che hanno sede a Dubai.
La Ballerina Bronzo scultura monumentale
Sauro Cavallini è artista noto internazionalmente e le sue grandi sculture sono esposte non solo in Italia, ma nel Principato di Monaco, innanzi al Parlamento Europeo con “Inno alla Vita”, un bronzo alto più di tre metri il cui modellino è stato donato a Papa Wojtyla ed ora è nelle Collezioni vaticane. In Italia molti sono i luoghi dove le sue opere sono esposte, una per tutti Genova con il Monumento a Cristoforo Colombo.
La Ballerina Bronzo scultura monumentale
Molte sue opere fanno parte di collezioni perivate e Istituti di Credito. Sauro Cavallini ha disegnato e dipinto prima di darsi definitivamente alle scultura, solo negli ultimi anni ha causa di una malattia cardiaca, è ritornato alla grafica. Numerosi i premi che ha avuto in vita, ma dopo la sua morte i riconoscimenti si sono espressi con grandi mostre tra le quali nel 2018 quella all’ Accademia di Belle Arti e Disegno di Firenze.
Savina Fermi