WOMEN del National Geographic

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Una donna si fa rasare la testa sulla scala del Campidoglio della Virginia Occidentale per protestare contro la mountaintop removal ,la pratica di estrazione del carbone mediante delle cime della montagna e la violazione del diritto alla salute e di conseguenza dei diritti umani delle comunità di minatori. (Ami Vitale National Geographic 2012 )

Il National Geographic celebra il ruolo fondamentale della donna con una mostra a Bologna nell’Oratorio di Santa Maria della Vita, con il titolo “WOMAN Un secolo di cambiamenti” fino al 17 maggio 2020.

Una coordInatrice di 24 anni si prende una pausa per fumare una sigaretta fuori dall’Africa
Artist Foundation di Lagos in Nigeria (Robin Hammond National Geographic)

Il National Geographic con questa mostra celebra il ruolo fondamentale della donna nella società e la sua evoluzione nel tempo e lo fa a Bologna nel Complesso Museale di Santa Maria della Vita in collaborazione con Genius Monomiae Musei della Città e la Fondazione Casiblo. L’esposizione inerisce non solo ogni latitudine, ma i !00 anni di storia delle donne che i reporter o le reporter della National Geographic hanno scattato. Il percorso espositivo si divide in sei sezioni: Beauty/Bellezza- Joy/Gioia-Love/Amore-Isodoma/Saggezza-Streng/Forza-Hope/Speranza, e unisce una selezione di immagini facenti parte dello straordinario archivio del National Geographic, creando un viaggio attraverso un secolo di storia delle donne di tutti i continenti, con prospettive diverse.

 

Le strade si riempiono di ballerine di samba curante la sfilata di carnevale a Salvador, Baja in
Brasile ( David Alan Harvey National Geographic2014 )

Ciascuna di queste foto porta all’attenzione i problemi dell’estetica femminile che si è evoluta nel tempo proponendone diverse, tra queste c’è un gruppo di ballerine che balla la samba  durante il Carnevale di Salvator de Baja vicino a quella delle raccoglitrici di te in Sri Lanka, così come il ritratto di una donna afgana in burka rosso che trasporta sulla testa una gabbia di cardellini, dimostrazione dell’oppressione che la stessa sta subendo, vicino alla ragazza ventiquattreenne in pausa sigaretta a Lagos in Nigeria, di contro la fatica delle donne di razza Gabra che devono stancarsi per portare attraverso il deserto taniche di aqua non cero pulita.  Celebrando i 100 anni del voto alle donne negli USA c’è la dimostrazione fotografica dello sviluppo della donna in campo sociale, politico e economico.

Miss Trinidad Sistema il suo costume al concorso per Miss Universo 1998 (Jodi Cobb National
Geographic 2998)

Completa la mostra un certo numero di foto di interviste a donne politiche, artiste, scienziate e celebrità, che erano presenti nel numero speciale del novembre del 2019 che celebrava la prima donna assurta alla direzione del National Geographic, Susan Golberg. Tra queste figurano Nancy Pelosi, Opali Winfrey, la Primo Ministro neozelandese Jacinda Ardern e la Senatrice a vita Liliana Segre.

 

Donne di Enia Gabra trsportano taniche piene d’acqua torbida attraverso le pianure desertiche
del Kenia ( Lynn Johnson National Geographic 2009

Marco Cattaneo curatore della mostra, ha dichiarato: “In un secolo la condicione femminile è cambiata radicalmente, in alcune parti del mondo ma non dappertutto: in Occidente sicuramente, anche se ci sono ancora sfide importanti, la parte salariale per esempio sul fronte pratico, ma anche questioni assai più sottili come i pregiudizi radicati nella società sulla violenza sulle donne. Altrove le sfide sono ancora più fondamentali. E se il cammino da percorrere è ancora lungo, in questa mostra abbiamo cercato di raccontare i passi compiuti e di accendere una speranza per un futuro in cui a nessuno siano negati i propri diritti”.

Una mostra interessante che può essere da “memento” per tutti.

Savina Fermi

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