Le celebrazioni del grande artista urbinate non termineranno con quelle italiane, tra le tante del mondo due sono molto importanti, quella della National Gallery di Washington dedicata ai disegni e quella della National Gallery di Londra che sarà forse di chiusura al Cinquecentenario.
Dopo le mostre italiane come quella di Urbino e quella grandiosa con 200 opere che si terrà a Roma dal 3 marzo 2020 alle Scuderie del Quirinale in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, tra le tante che probabilmente ancora ci saranno, sono da citare quella della National Gallery of Art di Washington che presenta dal 16 febbraio 2020 al14 giugno 2010 una serie di 25 disegni di Raffello e quella della National Gallery di Londra che si apre dal 3 ottobre 2020 fino al 24 gennaio 2021 con più di 90 opere.
Quella aperta a Washington che si titola Raphael and His Circle presenta 25 disegni e incisioni di grande importanza del Divino pittore e della sua cerchia, mostrando quanto la sua abilità abbia influenzato altri artisti suoi contemporanei e non solo. Di Raffaello sono presenti: il disegno preparatorio della tavoletta di San Giorgio e il Drago, il cartone della Bella giardiniera del Louvre, e il disegno a penna e inchiostro dei Profeti Osea e Giona che è lo studio per la Chiesa di Santa Maria della Pace a Roma.
Di contorno non potevano mancare i disegni dei suoi seguaci e una decina di incisioni che mostrano il successo raggiunto dal pittore già in vita. Sono da contorno alcuni capolavori posseduti dalla Galleria: la piccola Madonna Cowper, San Giorgio e il Drago, piccola tavola le cui straordinarie vicende sono state raccontate da Marco Carminati nel Raffaello pugnalato, la Madonna Niccolini Cowper, la Madonna Alba e il Ritratto di Bindo Altoviti, insieme a altre opere dell’artista. L’esposizione e’ curata da Jonathan Bober.
Dal 3 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021 la National Gallery di Londra propone opere di collezioni pubbliche e private tra le quali quelle del Louvre, degli Uffizi, dei Musei Vaticani, del Prado, della National Gallery di Washington unite a quelle già possedute come la Santa Caterina d’Alessandria, la Madonna Gravagli, la Madonna Michintosh, la Madonna dei Garofani, e il Ritratto di Papa Giulio II, nonché gli affreschi delle Stanze Vaticane naturalmente inamovibili che saranno proposti grazie ai nuovi metodi di digitalizzazione che per ora non sono stati resi noti.
Non ci sarà solo questo poichè la mostra dimostrerà come Raffaello sia stato un artista completo e particolarmente prolifico considerando che è morto a soli 37 anni. Saranno quindi esposti i suoi lavori architettonici, quelli dedicati all’archeologia il suo interesse per la poesia, i suoi disegni per sculture, arazzi, stampe e progetti di arte applicata che dopo la sua morte furono realizzati da altri.
Avrà lo stesso livello di quella delle Scuderie del Quirinale di Roma incentrata in particolare sul periodo romano di Raffaello.
Emilia Dodi