Il MUDEC di Milano che era in attesa di aprire una mostra dal titolo “ Robot The Human Project” molto interessante dedicata alia robotica, ha inviato un robot come supporto sperimentale in missione contro Covid-19.
Quest’esposizione molto interessante non ancora aperta al pubblico, ha inviato in missione Sanbot Elf, uno dei robottini per aiutare i medici in corsia contro il Covid-19 all’Ospedale di circolo e Fondazione Macchi della ASST Sette Laghi di Varese. Questo robot che è poco più alto di un bambino di sette anni ha un visore che mostra due grandi occhi simpatici e gentili, un cravattino che serve a dargli un certo tono e un monitor in zona “cuore” che già permette di interagire con gli umani e di farlo in maniera multiforme.
Per il MUDEC era programmato proprio per conoscere le emozioni dei visitatori e scherzare con loro durante il percorso della mostra Robot. The Human Project, organizzata da 24ORE Cultura, che era pronta per accogliere il pubblico, ma il Condiv-19 ne ha impedito l’apertura e allora la missione di questo robot è variata in quanto ha la possibilità di far interagire due o più esseri umani a distanza sfruttando la telepresenza. Il MUDEC e 24Ore Cultura hanno particolarmente apprezzato l’idea di farlo sperimentare nell’assistenza costante ai malati di Covid-19, richiesto dall’Azienda
Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) dei Sette Laghi di Varese.
Il robottino Sanbot Elf prestato al MUDEC per la mostra insieme a altri 5 robottini è oggi a Varese impegnato nella missione di supporto a medici e personale sanitario nell’assistenza a 12 pazienti, un robot per due pazienti malati da Convid-19. Certo sarebbe stato meglio un altro tipo di sperimentazione comunque in questo modo si può dimostrare la validità di questo progetto. Dal male può nascere il bene. Questi robot posizionati nelle camere dei malati permettono il monitoraggio a distanza delle loro condizioni grazie alla telecamera di cui ogni robot è dotato, consentendo al personale di vedere di remoto il paziente attraverso il monitor che ha vicino e collegato al robot. Questo permette con la telepresenza e non accedendo in alcun modo alla stanza di ridurre i dispositivi di protezione e ottimizzare anche il tempo per medici e infermieri a vantaggio dei pazienti. Questi robot possono acconsentire ai pazienti non in ventilazione assista, di colloquiare con il personale sanitario.
Un bellissimo progetto che una volta Coronavirus debellato, potrà essere poi visualizzato direttamente al MUDEC.
Emilia Dodi