Palazzo Venier dei Leoni di Venezia sede della Collezione di Peggy Guggenheim in occasione delle restrizioni del Covid-19 presenta on line non solo la mostra temporanea Migranting Object, ma la collezione.
L’esposizione permetteva l’osservazione per la prima volta dal parte di un grande pubblico di un aspetto diverso della grande collezionista e mecenate americana, che non tutti conoscevano. Si tratta di una serie di opere che in alcuni casi sono presentate nei contesti originali, altre in relazione con le grandi opere della collezione di artisti che a queste si sono ispirati. Questi due modi di presentazione permettono di far comprendere alcune errate interpretazioni della cultura Occidentale rispetto agli oggetti stessi. Fu proprio dopo il collezionismo degli anni ’50 e ’60 del Novecento che Peggy Guggeheim decise di interessarsi all’Arte Africana, dell’Oceania e delle culture indigene delle Americhe.
Proprio gli studi eseguiti negli ultimi due anni hanno permesso di gettare una nuova luce su questa parte del collezionismo, portando a ottenere fantastici risultati come il riconoscimento della maschera copricapo proveniente dalla Nigeria, Ago Egungun, creata nell’Atelier di Onlyide Abugologe (1875-1949) che si vede in esposizione. La mostra è curata da Christa Clarke specialista e studiosa dell’Arte africana con B.Tripp Evans, Ellen McGreen, Fanny Wou Veja, con Vivien McGreene. Digitando uno dei canali social del sito, si potrà anche ammirare in video della mostra presentato da Ellen McGreen.
E’ un video esplicativo molto interessante in lingua inglese con i sottotitoli in italiano.
Era quindi un vero peccato che non si potesse ammirare l’esposizione così differente dalle solite e questo ha spinto a metterla on line gratuitamente, così come la collezione.
Anna Camia