Le Gallerie Nazionali Barberini Corsini continuano a Palazzo Barberini la visita on line. Questa volta si tratta della magnificenza che il Palazzo stesso offre.
Dopo aver consentito di visitare on line la bella mostra dedicata a Orazio Borgianni, le Gallerie Barberini Corsini arricchiscono la loro presenza sui social con “#fiction Barberini”. Ogni martedì dal 21 aprile 2020 viene raccontato Palazzo Barberini dal punto di vista di scrittori, sceneggiatori, registi che vi hanno lavorato subendone la attraente bellezza. Il Palazzo è stato presentato in molti film per esempio in Vacanze romane di William Wyler del 1953 e Habemus Papam del 2011di Nanni Moretti, non solo ma il palazzo e i suoi proprietari i Barberini sono stati protagonisti di molte opere letterarie.
Con il 1800 Palazzo Barberini diviene fonte di fascino per molti scrittori e poeti stranieri che soggiornando a lungo in Italia ne hanno subìto tutto il fascino come gli inglesi Anna James e Henry Neele. E poi letterati di levatura italiani, si sono serviti del palazzo per raccontare nei romanzi le loro vicende. Basterebbe citare Gabriele D’Annunzio con il suo libro più letto Il Piacere del 1889, mentre le vicende della Famiglia Barberini sono state di spunto a Dostoevskij nel Giocatore del 1866 e Dumas padre nella Sfinge Russa sempre del 1866.
E che dire poi della vicenda di Beatrice Cenci immortalata nel quadro che fa parte della Collezione? Di questa vicenda si sono interessati scrittori del calibro di: Percy Shelley, Stendhal, Nathaniel Hawthorne e Henry Merville. Questo ritratto è stato dipinto nel 1599 da Guido Reni. La magnificenza del Palazzo poi si deve al Bernini e Borromini in quale ha disegnato la famosa scala elicoidale nel 1633, senza dimenticare il grande salone il cui soffitto è stato affrescato da Pietro da Cortona nel 1632-39.
In effetti la messa online del palazzo è visibile sui social Twitter©BarberiniCorsini- Instagram ©BarberiniCorsini nella rubrica #fictionBarberini.
Savina Fermi