Curon serie tv su Netflix

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Curon è un prodotto Netflix in sette episodi fruibile sulla piattaforma da oggi, con al centro atmosfere soprannaturali, che esplorano il tema dell’identità e del doppio presente in ogni essere umano, prescindendo dalla sua età.

A far da sfondo a serie originale Netflix una location da cartolina, quella di Curon in Alto Adige, dove dalle acque del lago di Resia emerge muto un campanile, testimonianza solitaria del vecchio paesino. È qui che è stata girata e ambientata la nuova serie prodotta da Indiana Production. I sette episodi, diretti da Fabio Mollo e Lyda Patitucci e scritti da Ezio Abbate, insieme agli autori Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano.

Lo show fonde il tema del doppio, dalle derive soprannaturali. Anna (Valeria Bilello) ha dovuto abbandonare Curon poco dopo l’adolescenza per una tragedia avvolta dal mistero, ma si sta preparando a fare ritorno alla città natale con i figli gemelli Daria e Mauro (Margherita Morchio – protagonista di Succede tra i film più visti su Netflix – e Federico Russo entrambi convincenti e freschi). La popolazione locale non sembra accogliere di buon grado la situazione e i due fratelli non si capacitano del motivo.

Anna scompare senza lasciare traccia e i due ragazzi sono costretti a cercare da sé una verità che affonda le radici proprio nel passato di Curon e della propria famiglia. Per Luca Lionello, che interpreta Thomas il padre di Anna (tra i più interessanti tra gli adulti) che vive insieme a un lupo e che all’inizio la accoglie con un qui non c’è posto.

Curon esplora il lato oscuro dei protagonisti – adulti e ragazzi – mescolando thriller e il racconto coming of age, in cui i più giovani, come in Stranger things, sono protagonisti. Nel cast anche Anna Ferzetti nei panni di Klara, la maestra, la bella e brava anche se giovane Juju Di Domenico, Alessandro Tedeschi, Giulio Brizzi, Max Malatesta e Luca Castellano.

Ilaria Castiglioni – manager serie originali italiane di Netflix – ha evidenziato: “Curon e’ il nostro primo supernatural drama in Italia. È uno show che parla di identità – e tutte le grandi storie parlano di identità – e la riflessione sull’identità e’ il motore di tutte le narrazioni“.

 

Ezio Abbate, scrittore della serie, è invece incerto su una definizione definitiva dello show: “thriller, coming of age, dramedy: anche la difficile catalogazione ci è sembrata una grande scommessa, nessuno aveva mai scritto un horror. La posta in palio da scrittore era molto alta“.

Carlo Salvatore

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