“La memoria del lago” edita da Sonzogno è il quinto romanzo della fortunata serialità delle miss Marple del Giambellino di Rosa Teruzzi, redattrice della trasmissione televisiva “Quarto Grado”. L’autrice ha la passione per la scrittura e per indagini e senza trascurare i libri, i fiori e la sua città, concentra questo bouquet di hobbies del cuore nei suoi gialli.
Libera, Iole e Vittoria sono mamma nonna e figlia, tre generazioni di donne che si misurano con misteri e delitti, le prime due con l’entusiasmo delle dilettanti e la più giovane, Vittoria, che di mestiere ha scelto quello del poliziotto come il padre, con le tecniche investigative istituzionali.
Questa volta il mistero ha radici che affondano nel passato della famiglia ed è conservato in una carpetta verde chiusa a chiave dentro il cassetto della scrivania del laboratorio di Libera e subodorato dal “maledetto intuito” di Iole. L’estate del 2014 volge al termine, è stata la più piovosa del secolo per Milano, eppure l’estate è cara a Libera “era stata la stagione dei suoi primi successi da investigatrice dilettante”.
Quella in cui aveva conosciuto Cagnaccio e la Milani, i suoi amici giornalisti e aveva instaurato con la madre una bislacca collaborazione che la stava avvicinando a lei più di quanto lo fosse mai stata”.
I fatti sui quali si concentra l’indagine risalgono al 1946 e riguardano Ribella “la selvatica”, la mamma che Iole non ha mai conosciuto perché morta per un incidente quando era in fasce. A queste si intrecciano i patemi d’amore di libera, la vacanza di Vittoria e le eccentricità di Iole, mentre una banda di rapinatori mascherati finisce sulle prime pagine dei quotidiani.
Cristina Marra