Omne vivum ex ovo

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Il Museo Diocesano di Massa apre le sue porte alle sculture di Iginio Balderi (1934-2005) sino al 1 ottobre 2020 in collaborazione con l‘Associazione Quattro Coronati e l’Archivio Iginio Barbieri. E’ curata da Mauro Dante Lucchesi

Nel Museo Diocesano di Massa c’è la mostra dello scultore Iginio Balderi, artista contemporaneo che presenta 15 sculture in bronzo, fibra di vetro e marmo, che mostrano in parte la ricerca dell’artista dalle opere in bronzo del 1959, alle recenti Spirali opere in marmo del 1980, a Città opera in bronzo del 1990 , fin dalle opere di grandi dimensioni come Eos che sono collocate tra il giardino, il Palazzo e le Sale interne.

Come è possibile osservare, quest’artista che ha vissuto tra la Versilia essendo nato a Pietrasanta, Milano e nell’ultimo periodo in Olanda, è sempre stato all’avanguardia nelle sue realizzazioni e come si può notare anche ora, sono molto contemporanee. La loro forma pura e essenziale, severa e che dimostra quasi una ricerca di purismo assoluto. In effetti queste forme primarie attirano lo sguardo dei visitatori: l’uovo, la spirale, la città, il totem, sono simboli primordiali della storia dell’uomo che Barbieri rielabora per adattarli alle proprie esperienze espressive.

 

Come scritto dal curatore: “Appare subito incisiva l’indagine artistica di Igino Barbieri dove nei caratteri severi di una figura solida interagiscono la staticità e la centralità con le spinte dell’elevazione ed alla circolarità, per giungere al movimento stesso come percezione attiva nell’itinerario della percezione del volume. La suggestione del titolo ci indica la strada da percorrere per avvicinarci a passi leggeri alle sue opere, per coglierne appieno i significati arcaici per rendere le sue opere ancora oggi così contemporanee, il desiderio dell’uomo di accedere verso l’alto di carpire il senso della vita non ha tempo. Un’attività di ricercai interna di linguaggio delle forme e dei volumi della scultura che cresce nell’impatto emozionale….”.  

Iginio Balderi diplomato a Brera con il maestro Marino Marini, è molto noto all’estero. Le sue opere sono conservate nel Museo d’Arte moderna di Dallas, nel Museum an Else di Bruxelles, il Wilheim Lehmbreuck Museum di Duisburg, il Giardino d’ingresso del Museo Kranenburg di Bergen. Il maestro ha sempre però mantenuto un forte legame con la Versilia. Questa mostra di un’attualità contemporanea è aperta al Museo Diocesano a ingresso libero il giovedì, venerdì e sabato dalle 21 alle 24 nel rispetto delle regole del Codiv-19.

Anna Camia

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