Può la Stagione operistica di Caracalla trasferirsi al Circo Massimo, che in questa calda ed inedita Estate Covid 2020 ospiterà gli eventi operistici nel cartellone estivo del Costanzi? In un tempo sospeso, tra distanziamenti e mascherine, tutto è possibile. Capita così che due ineguagliati prodigi dell’architettura romana, si passino la staffetta per rendere l’impensabile…. reale! In una sorta di gioco di specchi e di rimandi immaginifici, dove il luogo deputato ai giochi e alle corse delle bighe fa l’occhiolino al centro termale più cool del mondo antico.
Capita così che dal 16 luglio fino al 13 agosto l’Opera si trasferisce, non senza l’aiuto e lo zelo delle maestranze, della tecnologia, del digitale e dell’estro degli organizzatori. Il Cartellone vede alternarsi “Il Barbiere di Siviglia”, “Le Quattro Stagioni”, “La Vedova Allegra” con un concerto straordinario in omaggio a Roma della Netrebko e Eyvazov per le serate del 6 e del 9 agosto.
“La Vedova Allegra” leggera e brillante trama che si snoda sulla musica di Lehàr con la direzione di Montanari animerà le serate del 5, 7 e 12 agosto. Protagonista indiscusso il grande schermo posto sulla scena, previsto anche per le repliche del “Barbiere di Siviglia” nei 8, 11 e 13 agosto per restituire la spettacolarità e l’incanto che ogni riduzione operistica richiede.
Curano la regia Giulia Randazzo e Giulia Bellè – giovani uscite dai corsi di Fabbrica – che firmano l’intero progetto visivo, con contributi tratti dal cinema muto. Roma ancora una volta si mostra all’altezza dell’evento non escludendo un Coup de Thèatre finale. Quale? Ben Hur che intona Figaro !
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Francesca Pistoia