Gigi Proietti e la magia di Shakespeare sotto il cielo di Roma

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Dal palcoscenico del Teatro Argentina di Roma, Gigi Proietti ha annunciato in maniera ironica i titoli della XVII edizione di spettacoli che formeranno il cartellone quest’anno il cartellone del Globe Theatre. Quest’anno vedremo varie commedie di Shakespeare ma con una platea ridotta.

Grazie al coronavirus ho imparato a fare le riunioni di lavoro su skype, ma che fatica. Io sul web vengo malissimo, non è colpa del virus, tutto storto. Ma il teatro – conferma Gigi Proietti – non si può fare in smart working. Goldoni aveva fatto di tutto per eliminare le maschere della commedia dell’arte, che ora invece tornano di moda. Però adesso sono gli spettatori ad essere mascherati, gli attori invece devono stare a debita distanza di sicurezza.”.

A conferma di ciò Gigi Proietti ha riaperto al pubblico, in tutta sicurezza, il Silvano Toti Globe Theatre, il teatro elisabettiano nel cuore di Villa Borghese – da 17 anni punto di riferimento nella vita culturale dei romani – con il consueto repertorio dedicato a Shakespeare.

 

La stagione ha avuto inizio il 29 luglio. “Quest’anno ci siamo chiesti – ha dichiarato Proietti se era il caso di aprire e offrire al pubblico una nuova stagione estiva del Globe. Abbiamo deciso di farlo e non me ne sono pentito affatto. Il Globe ha una sua fragilità e anche quest’anno abbiamo messo su una stagione importante nei contenuti. Cominciamo tardi questa volta, rispetto agli altri anni, per dei lavori di manutenzione. Partiamo subito – asserisce Gigi Proietti – con una curiosità: dal 29/07 al 2/08 Venere e Adone, per la regia e l’adattamento di Daniele Salvo. E’ un poemetto che Shakespeare scrisse durante la peste di Londra, mentre i teatri erano chiusi. Spero che sia di buon auspicio, visto il momento che stiamo attraversando”.

Ma la grande novità di quest’anno è la collaborazione del Globe con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico: in scena dal 27 al 30/08, I due gentiluomini di Verona, per la regia di Andrea Baracco, con le musiche di Nicola Piovani e la traduzione originale di Vincenzo Cerami. Questo spettacolo è una bella occasione per i giovani attori dell’Accademia di misurarsi direttamente con gli spettatori, recitando davanti a loro.

E’ ancora Proietti a parlare: “Chi meglio di questi giovani allievi neodiplomati? Il teatro ha bisogno di giovani talenti e soprattutto di risorse finanziarie. Come a suo tempo fede Eduardo De Filippo, ora faccio mia la richiesta: il teatro va detassato, perché non è un business. Ma i politici che non frequentano le sale, non sono sensibili al problema. Quando si parla di cultura teatrale – sottolinea polemicamente – questa sembra quasi non interessare. Il teatro non viene nominato e i politici non parlano quasi mai di teatro. Sono 50 anni che faccio questo mestiere, eppure di politici a teatro ne ho visti pochissimi. Bisognerebbe che le istituzioni si accorgessero di noi. Bisogna discutere con serenità ma anche razionalità e disponibilità”.

Ma vediamo cosa ci riserva il cartellone del Globe Theatre quest’anno, oltre gli spettacoli già citati. Dal 6 al 23/08, uno spettacolo ormai diventato cult, che ogni anno ha un successo strepitoso: Sogno di una notte di mezza estate; l’11 e il 12/08, Canzoni, uno spettacolo di Germano Mazzocchetti e Nicola Fano per la regia di Marco Carniti; il 18 e 19/08 e il 15, 16, 22/09, Le opere complete di Shakespeare in 90 minuti; dal 2 al 6/09, uno spettacolo voluto a tutti costi da Gigi Proietti, Shakespea Re di Napoli per la regia di Ruggero Cappuccio; a settembre dall’11 al 27/09, La dodicesima notte per la regia di Loredana Scaramella. Solo il 7/09, Murmat short Film Festival.

Non mancherà uno Shakespeare particolare per i bambini, due spettacoli scritti e diretti da Gigi Palla: Riccardino Terzo e Le tre streghe di Macbeth.

Quando chiediamo a Proietti se, durante i mesi del “lockdown”, il virus ci avrebbe cambiato e i suoi progetti futuri, ecco cosa ci ha risposto: “Spesso ripetevo a me stesso che non doveva cambiarci il virus ma dovevamo cambiare noi. Siamo migliorati? Bah, non ho visto grossi cambiamenti. Bisognerebbe riflettere. Quanto ai progetti futuri, quelli dipendono un po’ da me. Ultimamente ho girato un film con Marco Giallini che uscirà a Natale, Io sono Babbo Natale. Mi piacerebbe che il teatro si facesse anche in tv, come ai vecchi tempi, quando la tv era in bianco e nero. Ho chiesto in Rai una cosa del genere: ma a quelli della televisione la parola teatro suona stonata”.

Giancarlo Leone

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