Dal 9 settembre 2020 al 14 febbraio 2021 il Museo del Novecento di Milano inaugura la stagione coni Franco Guerzoni (1948), artista modenese che opera con varie metodologie, dal titolo “L’immagine sottratta”. E’ curata da Martina Corgnati. Catalogo Skira Editore.
Questa mostra non è un’antologica e nemmeno una retrospettiva, secondo quanto dichiarato dal maestro modenese: “Con un’espressione della curatrice Martina Corgnati che faccio mia, l’esposizione dovrà essere ‘intima’ così come intimo è lo spazio che la riceve al Museo del Novecento: la grande sala della Lanterna e lo spazio dell’Archivio. Non inseguirò l’ambizione di narrare una biografia quanto, accennare la frammentazione di alcune stagioni di ricerca che qui cercano di incontrarsi in una distanza temporale significativa”.
E continua: “Saranno esposi lavori dei primi anni Settanta come ninfe volanti cercano un attacco con le ricerche attuali e ne costituiscono ricordo, ancora, da spina propulsiva, una ricordo mai sfumato nel suo passato. Così le piccole edicole in gesso recanti una foto di case sventrate dal titolo ‘Affreschi’ sembrano essere ancora oggi la suggestione che sussurra ai dipinti attuali di grande formato, il fascino che mi suscita la pittura opaca, la parete dimenticata e il fatto di accudirne i frammenti: tutte idee che mi accompagnano fino alle stratificazioni delle gradi tavole di ‘Archeologie sena restauro’ e i ‘Paesaggi in polvere’ che ne so gli esti più recenti”.
Proseguendo con lo spiegare la mostra attuale, Franco Guerzoni dagli anni 1970 inizia la sua ricerca dell’archeologia dedicata alla ricerca della stratificazione della cultura come idea di perdita o sottrazione dell’antico. La mostra, poiché Guerzoni rifiuta il termine di antologica o retrospettiva, prende l’avvio dal quarto piano del Museo del Novecento dove sono esposte le opere degli anni ’70: pareti scrostate, ricerche di intonaci e rigonfiamenti, graffi, muffe, pareti dai molteplici affioramenti, in effetti tutto quando indica la sofisticata ricerca archeologica di Franco Guerzoni del periodo del suo confronto con gli amici artisti Luigi Ghirri e Franco Vaccari. La mostra prosegue poi con l’altra ricerca di Franco Guerzoni intitolata “intravedere”, piccole stanze di materiali gessosi che galleggiano con libri aperti la cui immagine è nascosta o sottratta.
Accompagneranno i lavori i libri-opera degli anni ’70 di Guerzoni “Libro dei sogni” (anni 70) e “Museo ideale” del 2014. Inoltre, nel percorso espositivo, ci son delle bacheche dedicate a sequenze fotografiche che risalgono alle origini del periodo che l’artista chiama “irrisolte”. Infine c’è un video realizzato appositamente per questa occasione da Eva Marisaldi e Enrico Serotti che racconta per tappe la ricerca di Franco Guerzoni.
Un libro edito da Skira con le opere esposte e testi di Martina Corgnati e Adele Ghirri racconta, con materiali inediti, il periodo del rapporto di Guerzoni con Milano.
Anna Camia