Palma Bucarelli e Peggy Guggenheim dialogano alla Galleria Sciarra

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Proseguono le serate organizzate dal Teatro Quirino Vittorio Gassmann all’interno di quel gioiello in stile liberty che è la Galleria Sciarra, una meravigliosa area di collegamento tra il Teatro Quirino e Palazzo Sciarra che anni addietro furono entrambe di proprietà della famiglia Barberini Colonna di Sciarra e che ora, grazie ad un accordo con ANAC ( Autorità Nazionale Anti Corruzione ) e Morgan Stanley ( una conosciuta banca d’affari americana ), ospita per dieci settimane una raffinata stagione di incontri cultural gastronomici.

Dopo la prima dello scorso 5 settembre è stata la volta, sabato 12 settembre, di uno spettacolo assolutamente interessante sotto l’aspetto dell’arte pittorica internazionale tendente a mostrare al pubblico il rapporto amichevole-conflittuale tra Peggy Guggenheim, ultra famosa collezionista d’arte non solo moderna, e Palma Bucarelli la celeberrima direttrice dal 1942 al 1975 della Galleria Nazionale d’Arte Moderna ed anche Soprintendente oltre che strenua promotrice dell’astrattismo e dell’informale.

 

Due donne che inizialmente ebbero a fortemente collaborare ma che, anche dati i loro caratteri forti, divennero acerrime nemiche: le superlative Caterina Casini e Marilù Prati le interpretano dialogando di fronte ad una fumante teiera di stile veneziano (come la sede di Palazzo Venier dei Leoni che si affaccia sul Canal Grande nella città lagunare, sede del Museo Guggenheim) rappresentante simbolicamente i caratteri a dir poco  “ fumantini “ delle due protagoniste.

 

Spettacolo veramente assai interessante in grado di rappresentare il quadro all’interno del quale, si muovono le vite e le attività di due tra le protagoniste dell’arte contemporanea negli Stati Uniti ed in Italia.

 

La struttura minimale della scena volutamente sintetica, accompagnata da musiche e proiezioni, sia a colori che,  meravigliose e trasudanti di storia, in bianco e nero, contribuisce alla riuscita di una serata che per la location e per l’originalità dell’iniziativa, costituisce la degna introduzione di tutte le altra che si susseguiranno, a cadenza settimanale, fino al 31 ottobre 2020 in una fantasmagoria di musiche, omaggi al teatro e finanche danze.

Molto buona l’organizzazione delle serate, di stile moderno l’accoppiamento tra rappresentazioni cocktail-cena e spettacolarità di ogni serata; migliorabile, nei limiti consentiti dell’ambiente, l’audio.

Andrea Gentili

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