Dal 17 settembre al 22 novembre 2020 la GAM (Galleria Nazionale Arte Moderna) di Roma presente due mostre dedicate ciascuna all’Arte Urbana. Parleremo prima di quella di Sten Lex, due muralisti italiani noti nel mondo che creano arte urbana con una mostra dal titolo “Rinascita”.
Quest’esposizione comprende una selezione di opere e una installazione Stencil Poster nel Chiostro della Galleria. E’ promossa da Roma Capitale Assessorato alle politiche culturali – Sovrintendenza capitolina ai beni culturali e dalla Galleria WK Wunderkammer, organizzata in collaborazione con Zetema Progetto Cultura. Roma in questo periodo si è data all’arte muralista o urbana che dir si voglia. Due mostre alla GAM e una di Banksy altrettanto importante sempre in luogo istituzionale.
I due artisti che lavorano insieme, uno nato a Roma, l’altra a Taranto, dopo un periodo di studio alla Sapienza Facoltà di sociologia, hanno iniziato un percorso artistico come urban artist senza farsi conoscere per ragioni di opportunità e lavorano assieme da quindici anni. Hanno lasciato la loro impronta in molti luoghi non solo romani, arrivando poi a creare un nuovo modo di lavorare che li ha resi noti a livello mondiali senza che si conosca il loro vero nome. Si tratta dello Stencil Poster del quale sono stati i pionieri che senza conoscere la loro faccia, li ha resi noti. Rinascita, Rinnovamento e Rigenerazione sono i temi che li hanno fatti conoscerei come i più noti muralisti italiani. Son partiti riprendendo i volti di personaggi noti e altri che sono stati iscritti all’Università in altri momenti per ragioni di anonimati e nel tempo sono poi passati all’arte astratta.
La tecnica adottata da2 New York, Parigi, Shangai, Mexico City, Madrid, Barcellona e Roma inerisce lo Stencil poster: In effetti questa tecnica è stata chiamata “incisioni del nuovo millennio”. Consiste nell’incollarlo a parte come se fosse una carta da parati, ritagliarlo per farne una matrice, dipingerlo e infine lasciare che le condizioni atmosferiche, sostituendosi a loro compiano l’opera, alla fine si distrugge la matrice di carta e appare il dipinto. Questo creando un lavoro che mentre nello stencil c’è riproducibilità nello stencil poster l’opera che ne deriva è unica.
Il loto stile si è evoluto passando ai tratti astratti mutuati dalle opere di Kandinskij, Mirò, Dorazio, Twombly, Sol LeWitt, senza abbandonare però lo Stencil Poster. Questo ha fatto sì che nel 2008 1fossero invitati da Banksy al suo Cans Festival e con questo lancio, hanno così iniziato a creare su superfici sempre più ampie frequentando Festival Internazionali in Norvegia, negli Stati Uniti, Polonia, Francia e poi al MACRO di Roma nel 2017 per arrivare poi ad avere una loro personale alla GAM di Roma, nello stesso momento di quella di Stephan Farley.
Emilia Dodi