Dopo due anni, torna Boss in Incognito, il docu-reality di Rai2 prodotto in collaborazione con EndemolShine Italy, che racconta l’avventura degli imprenditori che hanno deciso di affrontare la sfida di lavorare sotto mentite spoglie, per una settimana, insieme ai loro dipendenti. A condurlo Max Giusti che agirà anche sotto mentite spoglie. Non eccezionali gli ascolti della prima puntata con 2.188.000 spettatori pari al 10.63% di share.
Due le principali novità di questa sesta edizione: la conduzione affidata a Max Giusti al via martedì 8 settembre alle 21.20 su Rai2 con quattro nuove puntate- Spetterà, infatti, a lui il compito di accompagnare il pubblico alla scoperta di realtà aziendali italiane d’eccellenza e di narrare l’incontro tra due mondi solitamente separati e distanti, quello dei boss e quello dei loro lavoratori, in un contesto delicato come quello del Covid-19.
L’altra novità di questa nuova stagione è che per la prima volta, infatti, anche il conduttore andrà in incognito e, con un nome di fantasia e nuove sembianze, grazie a un travestimento, in alcune occasioni potrà dare una mano al boss e sostituirlo nella sua missione.
Le telecamere del programma arriveranno nelle aziende con un pretesto che servirà a non far insospettire gli operai che affiancheranno il boss e Max Giusti, i quali si presenteranno con una nuova identità e un aspetto fisico inedito. In azienda verrà detto che si sta girando “Un lavoro in sette giorni”, un documentario per la Rai che aiuta a ricollocare alcune persone che hanno perso il lavoro a causa del Covid, sottoponendole a un training di una settimana. Solo al termine della settimana, i lavoratori scopriranno che sono stati affiancati nelle loro mansioni dal loro boss e, in alcuni casi, da Max Giusti, che svelerà la sua vera identità.
Protagonista della prima puntata di questa nuova stagione sarà Francesca Ossani, presidente di Crik Crok, azienda leader nella produzione di patatine e snack. La sede centrale dell’azienda si trova a Pomezia in provincia di Roma, conta 150 dipendenti e 500 agenti per un volume d’affari di 40 milioni di euro. In un anno vengono prodotti 60 milioni di pacchetti di patatine che vengono distribuite in Europa fino in Brasile.
“In questo format la parola d’ordine è emozione: è stato giusto realizzarlo in questo momento – ha detto il conduttore – ma io non mi sono reso subito conto di quanto il programma rappresentasse davvero un’opportunità“.
“Ho avuto la conferma del programma in pieno lockdown. Siamo stati nelle aziende da giugno ad agosto: il Covid ha provocato danni enormi, per fortuna, però, le aziende in cui siamo stati non hanno chiuso, anzi, hanno provato a rilanciarsi, ma non senza difficoltà“, ha detto Max Giusti all’ANSA, sottolineando di esser stato colpito soprattutto dalla generosità dei lavoratori “che, nonostante l’atmosfera di grande incertezza, continuavano a preoccuparsi per gli altri“.
Carlo Salvatore