Sebastiano Vilella dedica il suo ultimo lavoro, un racconto grafico, intitolato “De Chirico interno metafisico con biscotti” edito da Oblomov al maestro della metafisica.
De Chirico con Vilella diventa protagonista di una storia che pesca nella biografia, l’autore si ispira a “Memorie della mia vita”, e l’associa a una trama che diventa noir con personaggi misteriosi e omicidi inaspettati. “Interno metafisico con biscotti” è una riedizione pregevole, Vilella incanta ancora una volta con la sua capacità di entrare dentro l’atmosfera e l’animo di un artista e riprodurli con tavole di forte impatto emotivo.
Vilella imprime sulle tavole non soltanto gli stati d’animo e i dolori di Giorgio ma riesce a far emergere con una forza dirompente tutto quello che lo circonda, compreso il profumo dei biscotti, sono gli anni di grandi trasformazioni e rivoluzioni artistiche che porteranno alla produzione delle sue opere metafisiche.
Vilella si cala dentro i quadri, ne riproduce i momenti della creazione, del logorìo personale e intimo dell’artista, lo stato quasi di tranche in cui cadeva De Chirico al momento di dipingere e inserisce l’elemento noir, col suo modo personale e splendido di infilare il mistero e il crimine che si sposa con l’arte. Pedinato, adescato e in fondo anche un po’ amato, Giorgio si ambienta tanto a Parigi dove si trasferisce con la madre per raggiungere il fratello, quanto a Ferrara. L’incontro con Apollinaire, gli stimoli degli ambienti culturali, le brutture della guerra che incombe, diventano con Vilella quadri e scorci di una vita che ha trovato nella pittura un rifugio e forse anche una via di fuga.
Cristina Marra