Un esempio piacevole di come il teatro, come forma espressiva, di arte, di cultura, nonostante tutto continua a mantenere intatta la sua vitalità. Certamente gli attori – come è noto – sono dei sognatori, degli idealisti… non a caso sono artisti. E quando lavorano (ovvero riescono a lavorare!!!) lo fanno sempre con entusiasmo ed impegno.
Con questa caratteristica di positività, è andata in scena al Teatro degli Audaci una divertentissima commedia, scritta, diretta e interpretata da Gianni Quinto, al cui fianco recitano e si fanno apprezzare altri tre attori, come Gigi Miseferi, Marina Vitolo e Federica Calderoni. Uno spettacolo concepito evidentemente per esorcizzare e fare della sottile e intelligente ironia sulla nostra attualità (ma anche della autoironia sulla categoria degli attori e della gente in generale). Cerchiamo di raccontare in poche parole quello che succede.
Gianni, un regista pugliese un po’ fissato col “teatro contemporaneo” e soprattutto osservante e ligio a quel fantozziano “corpus juris” costituito dalla montagna di DCPM anti-Covid, decide di adattare il Giulietta e Romeo del grande Shakespeare in chiave postmoderna, raccontando l’amore travagliato fra due sfortunati amanti di mezza età, Giulietto e Romea, entrambi ostacolati dalla rivalità tra i rispettivi figli… Però, durante le prove, si verificano intoppi e contrattempi, per cui il povero regista si vede costretto ogni 5 minuti a gridare “Stop!”, non si può fare: o per le norme del distanziamento sociale, o perchè gli amanti si toccano; o le mani si stringono senza essersi sanificati; o toccano elementi di scena non sanificati a forza di gel!
Il regista poi vestirà il saio di Fra Lorenzo, per celebrare il matrimonio, ma anche per questa funzione, i DPCM impongono soluzioni fantasiose e bizzarre. In altre parole, una vera e propria parodia del capolavoro del Bardo, ma con l’intento di fare ironia sull’attualità del momento che stiamo vivendo, sulle contraddizioni e incongruità dei DPCM e di cui il teatro è paradossalmente vittima incolpevole.
In “Gatta ci Covid” le gags, le battute, i tormentoni sono onnipresenti e le risate – tante risate! – sono assicurate!
Che dire degli attori? Ssono tutti superlativi: Gigi Miseferi è grandioso nel dar vita a un personaggio assai comico, pieno di verve e di atteggiamenti buffi. Romea è una spettacolare Marina Vitolo, che trascina alla risata con le sue esilaranti uscite in dialetto: e la napoletanità è sempre vincente!
Gianni Quinto, oltre al merito di aver scritto il lavoro e di averlo diretto con acume e con fantasiosa creatività, dà vita al personaggio del regista/attore con un divertente accento pugliese, mentre Federica Calderoni risulta piacevolissima ed impeccabile nel ruolo dell’attrice tuttofare.
Abbiamo apprezzato di tutto cuore uno spettacolo di livello, ricco di energia che è riuscito a trasmettere al pubblico, ovviamente “distanziato”!!!!!!! Un complimento sentito va anche alla Produzione, “Ass. Cult. La Fenice”, che ha creduto in questo progetto e caparbiamente lo ha portato a compimento.
Uno spettacolo cui auguriamo lunga vita: adesso per sorridere sullo psicodramma che stiamo vivendo tutti, quando tutto sarà finito, per riderci sopra! Senza dimenticare!
Salvatore Scirè