L’impronta del Direttore di Rai 3 sui palinsesti si fa sentire. Il canale punta sull’approfondimento, varando un nuovo programma di informazione che si chiama Titolo V, in onda da venerdì 23 ottobre alle 21.20, che vuole scandagliare i territori ed i complessi rapporti in questo contesto caratterizzato dal Covid, tra gli enti territoriali e lo Stato centrale.
Franco di Mare, ha le idee chiare su quale sia la vocazione della rete che dirige. Rai 3 punta sull’approfondimento e sull’informazione, in questo contesto delicato dovuto alla recrudescenza del Covid, per indagare e dipanare se possibile gli intricati rapporti Stato centrale ed autonomie locali. La Rete a tal proposito vara un nuovo programma dal titolo altamente evocativo: Titolo V.
“La crisi sanitaria, economica e sociale determinata dal Coronavirus è stata il detonatore che ha portato alla luce tutti i nodi irrisolti del delicato, spesso conflittuale, rapporto tra potere centrale e autonomie nel nostro Paese“. Titolo V, prende il nome dal titolo quinto della Costituzione italiana, ossia l’insieme dei principi che regolano i rapporti tra Stato centrale ed autonomie locali. Il direttore della terza rete Rai Franco di Mare lo ha spiegato presentando la trasmissione in onda da venerdì 23 ottobre alle 21.20, insieme ai conduttori Roberto Vicaretti e Francesca Romana Elisei.
“Governo, Regioni, Comuni, Città metropolitane… chi governa – o chi comanda – in Italia?“. L’ispirazione del programma nasce dalla necessità di raccontare il rimpallo crescente di competenze tra le istituzioni, che finisce per penalizzare il nostro paese. Argomento tornato di attualità nel bel mezzo della pandemia, con Regioni e Stato a contendersi il potere decisionale quando devono assumere provvedimenti cruciali.
Dai centri di produzione Rai di Milano e Napoli: “saranno collegati – spiega di Mare – due giornalisti: dai capoluoghi delle due Regioni più colpite finora dalla seconda ondata dell’epidemia. Napoli e Milano le città che per prime Francesca Romana Elisei da Napoli e Roberto Vicaretti da Milano ‘ci condurranno’ ogni settimana in un viaggio attraverso le Regioni, i Comuni, i territori del centro Sud e centro Nord, alle prese con l’emergenza Covid-19; ma anche con la babele istituzionale, tra DPCM, ordinanze, decreti, fughe in avanti e veti incrociati”.
“Ci siamo resi conto, qualche mese fa, con Pietro Raschillà, che ci sono tutta una serie di segnali incrociati di una gestione divisiva del Paese esasperata dalla pandemia. Dunque continua Di Mare – abbiamo pensato un programma suddiviso tra le due capitali d’Italia, a parte Roma. Le due città che, peraltro, decidono di adottare una clausura serale. Due città divise dalla gestione e unite dall’emergenza stessa. Per questo, avremo due sedi. Le due città non si confronteranno direttamente, perché non ci piace le risse da stadio. Vogliamo solo che vengano evidenziati i problemi, senza risparmiare domanda ma con dibattiti civili“.
Tra gli ospiti della prima puntata il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, Lucia Annunziata, Ferruccio De Bortoli, Giulio Tremonti, il costituzionalista firma de “Il Sole 24ore” Francesco Clementi e Marino Golinelli.
Due conduttori in due città diverse entrambe colpite dal virus. Per Francesca Romana Elisei: “E’ il momento di raccontare la pandemia anche da sud. Perché ora la pandemia riguarda anche il sud. Tutti ci ricordiamo le fughe verso sud, a marzo. Ora, il problema riguarda tutti e il valore aggiunto di Titolo V non è solo quella di raccontare la pandemia, ma alimentare il dibattito politico“. Mentre Vicaretti sottolinea come: “Sia imploso un sistema che era incompleto e che la pandemia non ha fatto altro che porre sotto una lente di ingrandimento. L’obiettivo che ci poniamo è capire se e come l’assetto istituzionale stia favorendo anche questa follia comunicativa. Vogliamo metterci nei panni dei cittadini che devono interpretare quelle norme. Cittadini che magari vivono in una regione e lavorano in un’altra“.
Titolo V parla di stretta attualità e di politica, ma con contributi dal territorio. Anche per questo, va in onda contemporaneamente da due studi. Tratteranno contemporaneamente lo stesso tema, con un rimpallo di dibattiti e servizi dalle diverse zone d’Italia. E nei continui braccio di ferro tra Regioni e Stato centrale quanto pagano i cittadini? Chi e come gestirà i soldi del Recovery Fund? E quelli del Mes, se mai dovessero arrivare? E poi scuola, lavoro, infrastrutture.
Buona visione!
Carlo Salvatore