Torna Luca Argentero, che presta volto, voce e anima, ad Andrea Fanti, il medico più amato della tv italiana, protagonista della serie tv intitolata DOC – Nelle tue mani, con la seconda parte dal 15 ottobre su Rai 1.
In primavera erano andate in onda quattro delle otto serate previste, poi la pandemia aveva bloccato le riprese. Ora è arrivato il momento di servire il finale, che – c’è da scommetterci – replicherà il successo dell’esordio. Il team vincente della fiction, vede alla regia Jan Maria Michelini e Ciro Visco. Mentre gli sceneggiatori stanno già scrivendo le storie per la prossima stagione, perché come annuncia la produttrice Matilde Bernabei, “la storia continua”.
Ad affiancare Argentero nel medical drama, una produzione Rai Fiction Lux Vide, la giovane e brillante Matilde Gioli nel ruolo di Giulia Giordano, la dottoressa dal carattere talvolta freddo e poco empatico, ancora innamorata di Fanti che però a causa dell’incidente non ricorda più il loro legame sentimentale passato. “Mai in vent’anni di carriera avevo avuto un riscontro così positivo da parte della gente“, ha detto Argentero, che con questo personaggio entra di diritto a far parte degli dei della fiction italiana.
Poi ha parlato del personaggio di Giulia e della frustazione a cui è condannata per essere stata dimenticata dall’uomo che ama che al suo risveglio non ha la minima idea di chi ella sia. E quindi: “È un lavoro che mi porterò nel cuore da piccola volevo fare il medico“.
Nel cast anche Gianmarco Saurino, Sara Lazzaro, Raffaele Esposito, Alberto Malanchino, Silvia Mazzieri, Pierpaolo Spollon, Simona Tabasco, Elisa Di Eusanio, Giovanni Scifoni, Beatrice Grannò e Pia Lanciotti.
Il dottor Piccioni da parte sua ha detto: “Io sono costretto a vivere dei ricordi degli altri. Quei 12 anni non li ho recuperati. C’è una cosa che mi ha fatto particolarmente piacere durante la messa in onda della serie. Durante il giorno curavo i pazienti Covid e il giovedì sera mi guardavo in tv. Tantissime persone hanno detto una cosa che per un medico è fantastica: ‘La serie è stata per molti terapeutica’. Questa cosa per un medico è top”.
Carlo Salvatore