L’archeologia a teatro in streaming

0

L’archeologia a teatro in streaming dal Teatro Argentina di Roma. L’emergenza Covid-19 ha stravolto e mutato la fruizione culturale. Ne danno dimostrazione gli incontri conclusivi della sesta edizione di LUCE SULL’ARCHEOLOGIA, il ciclo 2020 di appuntamenti tra storia e arte per raccontare il patrimonio monumentale e storico di Roma, e del suo impero, che – in applicazione delle disposizioni sanitarie del recente DPCM – si sposteranno nello spazio virtuale dei canali social (sito web, Facebook e YouTube) del Teatro di Roma.

Il tutto si svolge per gli ultimi incontri in in streaming direttamente dal Teatro Argentina attraverso la presenza sul palco dei relatori e l’ascolto a distanza del pubblico. Tre nuovi appuntamenti domenicali in dimensione digitale – 8 e 15 novembre, 6 dicembre alle ore 11 – introdotti dall’archeologo Massimiliano Ghilardi e con i contributi dello storico dell’arte Claudio Strinati e del Direttore dei mensili Archeo e Medioevo Andreas M. Steiner, per un viaggio nella storia millenaria di Roma e dei suoi segreti.

Il primo appuntamento domenica 8 novembre si è incentrato sul tema di ROMA, IL LAZIO DEI CICLOPI E LO SGUARDO DEI GRECI. Annalisa Lo Monaco, Professoressa di Archeologia Classica all’Università di Roma La Sapienza ha raccontato le occasioni di contatto tra Grecia e Roma nel corso dell’età repubblicana nell’intervento Lo sguardo dei greci.

Ha proseguito il Prof. di Lingua e Letteratura Latina presso Università di Roma La Sapienza, nonché Socio Ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, Antonio Marchetta con il suo intervento dal titolo Virgilio, poeta dell’Italia e della pace,genericamente considerato il cantore di Roma, in realtà fu piuttosto cantore della penisola, per certi aspetti anche in antitesi alla Capitale. Ha concluso l’incontro Massimiliano Valenti, Prof. di Topografia antica all’Università della Tuscia-Viterbo, parlando di antiquari, di viaggiatori del grand tour, di archeologi, di città e di scavi archeologici nel suo intervento Roma e il Lazio dei “Ciclopi”. Claudio Strinati  ha introdotto l’incontro con L’idea della Resurrezione dell’Antico nell’ottica dell’Accademia dei Carracci a Roma. Il corteo di Bacco e Arianna in Palazzo Farnese.

Il Secondo appuntamento è previsto domenica 15 novembre con TESTIMONIANZE SCRITTE E ARCHITETTURA, in cui Francesco Maria Galassi, Professore di Archeologia alla Flinders University in Australia, in Le origini della medicina a Roma, introduce a un percorso che, a partire dalle fonti storiche a disposizione, mostra il graduale assorbimento, dopo le riluttanze iniziali, degli insegnamenti dell’ars medicagreca nella società della Roma antica. A seguire la Professoressa di Epigrafia Latina all’Università di Roma La Sapienza, Silvia Orlandi, che con Il latino di Numa Pompilio guiderà il pubblico in un viaggio attraverso la lingua latina nei primi secoli della sua storia.

Conclude il Professore di Topografia antica all’Università della Tuscia-Viterbo, Massimiliano Valenti, con Ozio “divino”: gli imperatori fuori dall’Urbs per raccontare alcuni casi studio di ville e complessi residenziali extra-urbani di proprietà degli imperatori e di come questi spesso ne rispecchiassero il potere, le passioni e talora l’indole. Claudio Strinati apre l’incontro con Lo scherzo degli Dei. Gli affreschi di Raffaello Sanzio alla Farnesina e la visione rinascimentale dell’antichità classica.

Terzo e ultimo appuntamento domenica 6 dicembre con ROMA CITTÀ APERTA TRA RAPPRESENTAZIONE E REALTÀ, introdotto dal Professore Emerito di Storia Greca alla Normale Superiore di Pisa Carmine Ampolo con un intervento dal titolo Roma città aperta tra rappresentazione e realtà, una riflessione sulla capacità di integrazione delle altre popolazioni, pur tra contrasti e lotte, della città eterna, che fa di Roma una ‘città aperta’ sin dalle origini. Si prosegue con Il ruolo delle donne nella narrazione delle origini di Roma della Professoressa di Storia Romana all’Alma Mater Studiorum di Bologna Francesca Cenerini, sui ruoli istituzionali attribuiti alle figure femminili nelle narrazioni delle origini di Roma. Conclude l’incontro Stefano Tortorella, Professore di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana, nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici all’Università di Roma La Sapienza, con l’intervento Residenze gentilizie e templi in età arcaica: il sistema delle decorazioni fittili negli edifici del Lazio e dell’Etruria, sul ruolo di primo piano giocato dai lunghi fregi su cui dipana la rappresentazione dei personaggi impegnati in atti e momenti cerimoniali di esaltazione e celebrazione del potere.

Il contributo iniziale di Claudio Strinati è dedicato al Mito di Roma e il mito dell’Italia nella visione in chiave caravaggesca del grande pittore francese Valentin de Boulogne.

Redazione

Nessun commento