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Libri italiani all’estero

In questo delicato contesto pandemico, l’editoria italiana mostra segnali di vivacità non solo per la capacità di adattamento a questa delicata situazione, ma anche per il supporto che giunge in quota parte dall’Esecutivo.

Certamente alla categoria, ha giovato, come si ricorderà il mantenimento dell’apertura delle librerie anche nelle zone rosse e il conseguente coro unanime di ringraziamenti, al governo e al ministro Dario Franceschini. Ringraziamenti condivisi dai vertici della categoria, vedesi il presidente dei librai – Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini e il presidente dell’Associazione Italiana Editori-Aie, Ricardo Franco Levi.

Ora lo Stato interviene con un contributo straordinario di 400 mila euro erogato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale-Maeci con i fondi del decreto Cura Italia a case editrici straniere, per favorire la traduzione di libri italiani all’estero.

Sono, infatti, ben 238 i libri italiani che verranno tradotti all’estero, in oltre 40 lingue, grazie a questo provvedimento. “Con questo provvedimento il governo dà concreto sostegno all’editoria italiana e al suo sforzo di internazionalizzazione – dice il presidente dell’Aie – nel momento in cui ce n’è più bisogno, date le difficoltà delle Fiere internazionali del libro, cancellate o svolte solo online a causa della pandemia”. “Prosegue inoltre con ottimi risultati – – continua Ricardo Franco Levi – la sinergia tra noi e le istituzioni preposte alla diffusione del libro italiano all’estero: il ministero degli Esteri, Ice, il ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, il Cepell”.

L’Associazione Italiana Editori – Aie, attraverso la sua società di servizi Ediser, è stata parte attiva nella promozione dell’iniziativa e nella raccolta delle domande presentate dagli editori e dagli agenti letterari italiani, propedeutica all’assegnazione dei fondi alle case editrici straniere che acquistano e fanno tradurre titoli italiani.

Nel 2015 – ricorda Levi – gli editori hanno venduto 5.914 titoli all’estero, saliti nel 2019 a 8.569 con una crescita del 44,9%. In questa evoluzione Aie è a fianco degli editori: siamo già al lavoro con il Maeci e Ice per il programma di internazionalizzazione 2021 e, sul più lungo periodo, per definire l’organizzazione della presenza dell’Italia come ospite d’onore al Salone di Parigi del 2022 e a quello di Francoforte del 2024. L’alto numero di domande ricevute e ritenute ammissibili – ci sono state richieste per 291 titoli da tradurre da parte di 82 editori – testimonia la necessità di sostenere queste attività anche negli anni a venire“.

Un settore importante per il comparto quello dei diritti di edizione all’estero che incide su un settore in via di ripresa che rappresenta la prima grande industria culturale del Paese, con un fatturato comparabile a quello delle pay-tv.

Carlo Salvatore

Carlo Salvatore: