Quadriennale d’Arte 2020

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Cinzia Ruggeri, Stivali Italia, 1986, stivali e due pochette in pelle, misure variabili. Foto di Rebecca Fanuele. Courtesy Archivio Cinzia Ruggeri, Milano; Galleria Federico Vavassori, Milano; Campoli Presti, Parigi-Londra

E’ aperta a Roma la Quadriennale d’Arte finalmente in un luogo adatto, il Palazzo delle Esposizioni. Presenta 43 artisti giovani selezionati dai curatori Sarah Cosulich e Stefano Collicelli. Il catalogo è un vero e proprio libro edito da Treccani. E’ visitabile fino al 17 gennaio 2021 previa chiusura temporanea fino al 3 dicembre 2020 a ausa del Coronavirus.

Guglielmo Castelli, Compiuta figura, 2020, tecnica mista su tela, 100×120 cm. Collezione privata. Courtesy l’artista e Francesca Antonini Arte Contemporanea, Roma

Il Palazzo delle Esposizioni nel pino centro di Roma è tutto dedicato a quest’evento, e lo è davvero perchè presenta artisti contemporanei validi, a volte poco noti al grande pubblico, facendo comprendere come l‘arte contemporanea sia viva e questo sia un segnale di ripartenza in questo periodo così buio. Roma non è solo reperti archeologici, ma sta dimostrando di giorno in giorno, la validità e vivacità dell’arte contemporanea. Purtroppo ora è chiusa fino al 3 dicembre a causa della recrudescenza del Covid-19, ma sarà si pensa prorogata. In 400 mq. di superficie presenta artisti dei quali 29 sono alla loro prima partecipazione.

Tomaso De Luca, Die Schlüssel des Schlosses, 2020, dettaglio, materiali vari (disegno su diapositiva), dimensioni variabili. Courtesy dell’artista e Monitor, Roma/Pereto/Lisbona

Gli artisti sono: Alesandro Agudio, Micol Assaël, Irma Blank, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Sylvano Bussotti, Chiara Camoni, Lisetta Carmi, Guglielmo Castelli, Giuseppe Chiari, Isabella Costabile, Giulia Crispiani, Cuoghi Corsello, DAAR – Sandi Hilal, Alessandro Petti, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Bruna Esposito, Simone Forti, Anna Franceschini, Giuseppe Gabellone, Francesco Gennari, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Diego Gualandris, Petrit Halilaj e Alvaro Urbano, Norma Jeane, Luisa Lambri, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Raffaela Naldi Rossano, Valerio Nicolai, Alessandro Pessoli, Aedeo Polazzo, Cloti Ricciardi, Michele Rizzo, Cinzia Ruggeri, Salvo, Lydia Silvestri, Romeo Castellucci – Socìetas, Davide Stucchi, TOMBOYS DON’T CRY, Maurizio Vetrugno, Nanda Vigo, Zapruder Filmmakers group, dei quali 29 sono alla prima partecipazione in Quadriennale.

Work in progress, Studio Petrit Halilaj & Alvaro Urbano, 2020. Foto di Petrit Halilaj e Alvaro Urbano. Courtesy gli artisti; ChertLüdde, Berlino; kamel mennour, Parigi-Londra

Tre progetti speciali sono stati messi in atto dal MIBACT, Banca d’Italia. Il MIBACT sempre attento all’arte contemporanea ha messo in atto, per la valorizzazione degli artisti, un progetto inedito di documentazione e promozione audio –video della mostra.

La Banca d’Italia in questa occasione presenta nella Sala che ospita il Bar Tic-Tac, locale futurista decorato da Giacomo Balla nel 1921 che ospita un suo affresco rinvenuto nel 2017. La mostra dà la possibilità di entrare e visitarlo. L’ accesso è consentito solamente ai visitatori della Quadriennale 2020 che possono in piccoli gruppi entrare. In seguito un progetto di restauro del Bar Tic Tac premetterà a tutti di vedere gli affreschi di Balla.

 

Salvo, Case con lampione, 1986, olio su tela, 80x60cm. Courtesy Archivio Salvo, Torino e Dep Art, Milano

La mostra ha avuto oltre al MIBACT, la sponsorizzazione di Intesa San Paolo, ENI, TIM e Terna. Gucci ha dato l’opportunità di entrare gratuitamente alla mostra per tutto il periodo di apertura. Il catalogo è una vero e proprio libro bilingue, edito da Treccani.

Per chi non l’avesse ancora visitata prima della chiusura  temporanea a causa del Covid-19, sarà da non mancare perchè è una vera occasione culturale anche per i giovani.

Anna Camia

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