É partita su Amazon Prime Video il 7 dicembre in esclusiva una nuova serie crime intitolata “Nella scatola nera” diretta da Elia Castangia in otto eposodi. Tra i componenti del cast anche Alessandro Besentini e Francesco Villa (Ale e Franz).
Prendendo spunto dal finale della comedy-crime di successo “Scatola nera“, uscita esattamente un anno fa sempre sulla stessa piattaforma, la nuova produzione è un vero esperimento di storytelling che vira la narrazione verso nuovi luoghi, fisici e psichici, nuovi intrecci e nuovi misteri, presentando una trama indipendente e originale.
Al centro della vicenda due vittime, una cadavere, l’altra in fin di vita, ritrovate in un casale di campagna. Sono due membri di una compagnia teatrale che ha provato in quel luogo isolato fino a poche ore prima. Incidente o omicidio? L’indagine della polizia si scontra con le diverse verità proposte dagli altri attori, tutti al contempo testimoni e potenziali colpevoli. Più attori, più location e un’estetica visiva di maggior qualità che propone una modalità di racconto “a 8 voci“, una per protagonista.
Ognuno degli 8 episodi da 40′ (10′ più lungo rispetto alla prima stagione) mostra, infatti, i punti di vista dei protagonisti differenti per ripercorrere i 18 giorni successivi alla tragedia. Ciascun episodio vive inoltre su due livelli temporali differenti: il flashback che ripercorre i giorni successivi al tragico evento e il presente in cui si svolgono gli interrogatori alla centrale.
Gli 8 protagonisti che raccontano l’intricata vicenda sono Tobia (Alessandro Betti), Marta (Marta Zoboli), Antonio (Antonio Ornano), Enzo (Enzo Paci), Valentina (Ilaria Serantoni), Chiara (Marial Bajma Riva) e Luca (Luca Cesa), salvato in extremis dall’avvelenamento da monossido di carbonio dopo un periodo in terapia intensiva e privo di memoria, e l’ispettrice Matilde Di Malta (Clara Terranova), impegnata a svelare le bugie e i segreti dei membri della compagnia teatrale. Nel cast anche Pia Engleberth, Vincenzo Albano, Alessandro Baldi, Luca Klobas. Ogni sguardo regala un pezzo di verità in più, è un gioco di sospetti, un microcosmo di personaggi. Non sai di chi fidarti.
Redazione Visum