Attualmente on line le Gallerie Nazionali Barberini Corsini nella sede di Palazzo Barberini presentano il restauro di un’opera della Collezione di Gregorio e Mattia Preti, i due fratelli calabresi divenuti notissimi a Roma, Napoli e poi Mattia a Malta. La mostra è a cura di Alessandro Cosma e Yuin Primarosa.
Il restauro oltre che alla sala ha interessato e molto di Mattia Preti il Cristo e la Cananea del 1646-1647, e solo la pulitura delle altre opere di Gregorio e Mattia Preti l’Allegoria dei Cinque Sensi del 1641-1646-di Gregorio Sant’Orsola, Le Nozze di Cana del 1650-2665, di Mattia Preti Il Banchetto del ricco epulone del 1650 ca. ma il vero e proprio restauro, ha interessato in effetti Il Cristo e la Cananea di Mattia Preti.
Il dipinto di Mattia Preti Il Cristo e la Cananea raffigura una giovane signora molto ben vestita e pagana, che tenendo il capo coperto si rivolge a Gesù indicando un cane, Cananea presenta a Cristo la sua figlia indemoniata. Quest’opera commissionata da Marcantonio V Colonna è stata di grande aiuto per osservare il percorso artistico di Mattia Preti ed è la prima che ha una data certa dove s si nota già l’influenza sia del Lanfranco e del Guercino.
Il restauro ha interessato oltre alla pulitura tutte le lacune che presentava, cominciando dall’inserimento che risarciva la lacuna dell’angolo inferiore destro. L’inserimento della pagina di giornale- Particolare della Cananea durante la pulitura-Particolare della pulitura a luce radente Pentimento della mano destra del Cristo. l’opera al termine della puliti tura e studio prima della reintegrazione torica.
Un lavoro quindi di esemplare impegno eseguito dal Gabinetto conservazione e restauro di Palazzo Barberini. Il restauro si deve a Massimo Brunetti, Alessandra Percoco e Paola Surace.
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Anna Camia