La collezione Riva alla Pinacoteca Zürst

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Collezione RIVA Pinacotea Zurst Lugano

Alla Pinacoteca Zürst di Lugano fino a 28 febbraio 2021 si potrà ammirare la Collezione Riva di arte cinquecentesca fino alla fine del settecento. Si tratta delle opere appartenute alla Famiglia Riva fin dal tempo del Cinquecento, quando nel Canton Ticino era l’epoca dei balivi.  

Marco Antonio Petrini Ritratto di Gioacchino Riva Collezione Riva

 

Si accenna ai tempi dei balivi dove quella che viene chiamata la Svizzera italiana era governata dai governatori confederati, dunque dall’inizio del Cinquecento fino alla fine del Settecento. I balivi erano curatori del amministrazione finanziaria giudiziaria, fiscale e militare. Saranno esposti alla Pinacoteca Zürst oltre 70 dipinti tra i quali quelli di Giuseppe Antonio Petrini del quale la Famiglia Riva fu uno dei maggiore committenti.

 

 

G.B. Combo Ritratto di Filippo Riva Collezione Riva

Non solo quadri, ma la mostra presenterà una selezione di oggetti vari, argenti, miniature, libri e documenti. Questi sono di solito non presentati al pubblico, ma importanti anche per conoscere il territorio ticinese. I Riva sono i più antichi e celebrati casati e furono importanti soprattutto durante il Regime, poiché in qualche modo imparentati con importanti famiglie come la Famiglia Beroldinnger, Turconi, Morosini, Somazzi Benzi, Piemontesi, Stampa, Rusca, Raimondi, Neuroni. Quest’esposizione ha lo scopo di aggiungere alla conoscenza e mettere un punto sulla vicenda poco nota del collezionismo in particolare dal tardo Settecento all’Ottocento di un territorio, che per lo più è noto per le sue banche.

Busto in miniatura di Voltair Collezione Riva

 

Questa terra di confine tra l’Italia e la Confederazione elvetica che per religione e cultura guardava verso l’Italia che per l’imparentarsi odei nobili Riva con la ricca famiglia piemontese dei Franceschelli che unita ai Bisi, si trovarono a entrare nel mondo artistico. L’allestimento particolarmente coinvolgente, vede riattivare lo studio di alcuni personaggi e ne fa vedere così la vita di e le opere, che li hanno interessati e che un tempo erano conservate nelle case di campagna di personaggi di altri casati, con i quali erano imparentati per matrimonio.

 

G.Reina. Saffo e Feonte Collezione Riva

Per il Settecento ci sono le opere di Marco e Giuseppe Antonio Petrini, Calo Francesco e Pietro Rusca, Giovanni Battista Innocenzo Colomba. E anche opere di artisti provenienti da Oltralpe e da altri Cantoni con i quali i Riva avevano rapporti o legami di parentela. Inoltre opere di Marco Francesco e Pietro Rusca, Giovanni Battista, Innocenzo Comba, Carlo Innocenzo Carloni, Giuseppe Antonio Orelli, Giovanni Battista Ronchelli, Giovanni Battista Bagutti, Francesco Capobranco, Gian Francesco Cipper detto “il Todeschini”, Antonio Maria Marini.

Per l’Ottocento ci sono opere di Giovanni Migliara, Giuseppe e Francesco Hayez, Pietro Bagatti Valsecchi, e dei Bisi.

Questo per far comprendere come il collezionismo nella Confederazione Elvetica nel Cantone di lingua italiana risalga alla fine del Cinquecento.

Savina Fermi

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