Un viaggio nel mondo del web da un punto di vista esclusivo: quello dei più giovani. È “Youngstories”, la nuova docu-serie voluta da Rai per il Sociale e prodotta da Stand by me, per raccontare la vita digitale e reale dei ragazzi, in onda su Raiplay dal 5 febbraio, per la regia di Emanuele Pisano.
Rai per il Sociale punta sui giovani. Lo fa con una docu-serie in onda su Raiplay dal 5 febbraio in cui si fa un viaggio nel mondo del web da un punto di vista esclusivo: quello dei più giovani.
Protagonisti delle puntate da dieci minuti sono 13 giovanissimi influencer, tutti under 25, con storie e percorsi diversi, ma che condividono un unico luogo d’espressione, i social network, e che sul web hanno superato paure, coltivato passioni e intrapreso professioni. Come vivono la notorietà? Cosa hanno dovuto affrontare prima di arrivarci? E come immaginano il loro futuro?
Youngstories è un racconto intimo di come ciascuno di loro, sia riuscito a trovare la propria strada facendosi portatore di messaggi positivi. Attraverso una giornata tipo, si scoprirà come abbiano fatto 13 ragazzi uguali ai loro coetanei, con tanta determinazione, molta audacia e tanti click, a cambiare le proprie vite con l’intenzione di crescere, imparare, condividere e talvolta cambiare il mondo. Dal risveglio alla buonanotte, Youngstories racconta la loro routine, le relazioni familiari, quelle sentimentali e la vita sui social.
Pensato per un pubblico di giovani e per la nuova offerta nativa digitale della Rai e di RaiPlay, il format è un ponte tra generazioni, un racconto che mette in luce l’incredibile potenziale dei social network, come un luogo di dialogo e scambio continuo di esperienze, soprattutto durante la pandemia.
“‘Youngstories’ è un progetto coraggioso, dedicato agli under 25 – ha detto il direttore Rai per il Sociale Giovanni Parapini durante la conferenza stampa di presentazione di ‘Young Stories’ – che hanno sofferto molto il lockdown dovuto alla pandemia. Ed è parte del Progetto Manzi 4.0, impegno Rai, coerente con la missione di servizio pubblico, a ridurre il digital divide”. Parapini ha poi espresso: “soddisfazione per il fatto che è maggioritaria, 8 su 13, la presenza femminile degli influencer. La serie ha una campagna social collegata, con l’obbiettivo di sensibilizzare i giovani sull’utilizzo responsabile dei social. La puntata con il maggior apprezzamento riceverà un invito-premio a un evento Rai che sarà realizzato a luglio, che non posso anticipare ma che mantiene fede alla promessa di ‘comunicazione per tutti’, anche attraverso nuovi linguaggi”.
Carlo Salvatore