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Amadeus fa il bilancio del 71° Festival di Sanremo

Archiviato la sera di sabato 6 marzo il 71° Festival di Sanremo, Amadeus nel corso della conferenza stampa di chiusura della domenica, ha fatto il punto su questo Festival unico nel suo genere e, pensiamo, irripetibile. Il conduttore non scarta del tutto un Amadeus-ter.    

Archiviato la sera di sabato 6 marzo il 71° Festival di Sanremo, nell’ultima conferenza stampa di Sanremo 2021, Amadeus ha tracciato il bilancio positivo del Festival ed ha parlato degli ascolti. Ha dichiarato: “Finalmente è arrivato il 7 marzo, come non ero triste e preoccupato il primo giorno, non sono esaltato l’ultimo. Sono felicissimo della settimana. E’ stato un Sanremo diverso dagli altri, sarebbe una semplificazione parlare di ascolti. Il fatto che 13 milioni di persone abbiano seguito il Festival, rende questo sforzo ancora più grande, immenso. Realizzarlo è stato un fatto incredibile, faccio i complimenti a tutti i cantanti”.

Dopo ha ringraziato il suo amico Fiorello, gli orchestrali e i cantanti: “Non avrei mai potuto fare il Festival se non avessi avuto sul palco Rosario Fiorello, il più grande showman che abbiamo e che ha portato allegria. Stare davanti al nulla è una cosa che non auguro a chi fa il mio lavoro. Ringrazio l’orchestra, che è stato il nostro pubblico fino alle 3 di notte. I musicisti ci hanno detto di aver vissuto cinque serate eccezionali, che non rivivranno. Sono felice e orgoglioso di tutto quello che è accaduto. Complimenti a tutti i ragazzi che hanno partecipato, sono certo che molti saranno i super Big di domani, non solo chi è sul podio. E’ avvenuto un passaggio musicale nella storia del Festival. Volevo fosse l’occasione per cambiare qualcosa ed è accaduto”.

Visto i successi dell’anno scorso e di quest’anno, anche se in tono minore, l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha chiesto ad Amadeus di fare anche il Festival nel 2022. “Amadeus come Fiorello fanno parte del patrimonio di questa azienda e il Festival ha un percorso che non nasce un mese prima, è lungo quasi un anno; quest’anno è stato drammatico, difficile, complesso. La loro capacità è quella di non perdersi mai d’animo e di puntare all’obiettivo. Ci siamo dovuti adattare al momento. Per un artista e un conduttore come Amadeus non avere il riscontro del pubblico è quasi come non avere ossigeno. Il loro sforzo è stato massimo. E’ come un giocatore che non riceve l’assist. Loro sono andati in gol tutte le sere”.

Ecco la risposta, la replica di Amadeus: “Sono stati due anni straordinari e tutto parte sempre dall’idea, se c’è l’idea si procede. Quello che ho detto riguardo un Ama-ter l’ho detto in maniera consapevole, dopo averlo valutato con Rosario. Pensiamo che Sanremo sia un grande evento, non un programma tv: servono energia, forza, idee. Ringrazio l’amministratore delegato della proposta. L’idea ora è di fermarci un attimo. Poi se la Rai lo desidera, se il pubblico lo desidera, se si ritrova l’energia, l’idea vediamo. Comunque una cosa è certa: non me la sentirò di fare solo il direttore artistico”.

“Ho sempre fatto il giocatore in campo, non so se sarei capace di stare dietro. Intanto sono felice di tornare a quello che è il mio lavoro quotidiano, a fare quiz, a trovare nuove idee. Ad agosto mi scade il contratto con la Rai, spero di continuare perché per me è motivo di orgoglio. Spero di farlo il più a lungo possibile. Manterrò il rapporto con gli artisti del Festival e farò il tipo per loro. Questo non vale solo per i giovani, anche Ornella Vanoni mi ha fatto sentire il suo album, sono un fan. Mi sono spinto che sarebbe bello fare a luglio un Sanremo estate e speriamo che sia un momento di normalità”.

In conferenza stampa, chiamato da Amadeus al cellulare, è intervenuto anche Fiorello, che ha ringraziato lo stesso Amadeus e i colleghi comici che gli hanno dato solidarietà. Ha dichiarato: “Chi fa il mio mestiere sa esattamente cosa fa il pubblico; ti guida, ti dice se ti devi fermare e cambiare argomento. Se ti manca questo sei in difficoltà. Ci siamo inventati la squadra, ci siamo inventati un mestiere: fare gli spettacoli per nessuno. Bisogna che si dia atto a questa cosa”.

“Domani inizio una nuova trasmissione, un nuovo format, si chiama Divano. Vorrei solo aggiungere che il finto malocchio ai futuri presentatori di Sanremo era solo uno scherzo. Una precisazione per concludere, o meglio un chiarimento. Ho letto la parola flop, 14 milioni flop. Mi chiedo, ma questi cosa hanno visto? C’è qualcosa che non mi torna. Questa è l’esperienza più importante della mia vita. Se domani mi dovessero chiamare e mi dicessero che c’è una convention con venti persone direi: ma davvero? E’ una folla”.

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro