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La bambina che non voleva cantare su Rai 1

Tecla Insolia presta il proprio volto nel film tv intitolato “La bambina che non voleva cantare” che viene programmato su Rai 1 il 10 marzo in prima serata, dopo il Festival di Sanremo, incentrato sulla travagliato infanzia della cantante Nada

Il film è liberamente tratto dal libro “Il mio cuore umano“, in cui la cantante Nada racconta la sua adolescenza e il suo grande successo, totalmente inaspettato e, addirittura, non voluto. La regia di questa storia è di Costanza Quatriglio che dal libro aveva già tratto un documentario.

 

La storia del film. 

Il tv Movie ripercorre la travagliata infanzia di Nada, dalla nascita in un piccolo paesino del livornese, agli esordi come cantante.  La storia, prodotta da Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, vuole essere un omaggio alla cantante, che nel ’69, a neanche 16 anni sul palco di Sanremo, interpretò il brano Ma che freddo fa, non vince ma il brano diventa un tormentone. Ci riprova e nel 1971 trionfa al Festival. Il plauso della critica e del pubblico la consacra a tutti gli effetti come un fenomeno artistico e musicale destinato a lasciare il segno nella discografia, anche internazionale.

I protagonisti del Film.

Carolina Crescentini interpreta la madre Viviana preda di frequenti crisi depressive: “non riesce a sentire l’amore intorno a sé. Affida al talento di Nada la speranza di un riscatto sociale, ma soprattutto esistenziale; vuole la felicità, ed è in questa ricerca, nell’anelito struggente verso qualcosa che sente come irraggiungibile, che si compiono i suoi sforzi“. Perché si intitola La bambina che non voleva cantare? “Il significato del titolo è abbastanza intuitivo. Nada non ha voglia di cantare, ma impara a farlo grazie all’insistenza della mamma”. “Nei momenti in cui non piomba nella depressione – continua la Crescentini – incoraggia la figlia a coltivare il dono della sua stupenda voce. Viviana è una donna molto complessa. Le serve tutto il percorso per capire cosa vuol dire essere madre. Grazie alla musica Nada può avere una vita migliore, e riscattarsi. Anche quando è in balia dei farmaci è una donna che ama la sua bambina”.

Tecla Insolia interpreta Nada.

Il racconto di questo personaggio è travagliato. Mi piace il fatto – dice la protagonista del film – che in alcune scene sia triste, ma mentre canta diventi felice. Ho riscontrato molte similitudini con mie esperienze di vita, anche se vissute in epoche diverse”.

Paola Minaccioni, interpreta una suora la prima a notare il talento di Nada da bambina. “Le suora negli anni ’60 avevano un ruolo più attivo, quasi da assistenti sociali. Un personaggio che trova il divino in Nada, e lo comunica alla sua famiglia”.

 


La regista del film.

La regia di questa storia è di Costanza Quatriglio che dal libro aveva già tratto un documentario. La regista ha sottolineato come: “sia Viviana, che il maestro e suor Margherita sentono e trasferiscono il desiderio di riscatto per Nada. E questo sentimento diventa universale“.

Buona visione e buon ascolto!

Carlo Salvatore

Carlo Salvatore: