Domenico Iannacone torna su Rai3 in seconda serata da stasera, alle 23.15, con quattro nuove puntate di “Che ci faccio qui”. I protagonisti di questa stagione sono visionari, uomini e donne che hanno deciso di andare controcorrente, sfidando le opinioni, i giudizi e i pregiudizi altrui.
Un viaggio in quattro puntate tra i visionari. Questo l’itinerario narrativo scelto da Domenico Iannacone per la nuova edizione di “Che ci faccio qui”. Persone che in solitudine, talvolta in ristrettezze, sono state capaci di tracciare nuovi sentieri, scovando la bellezza in luoghi nascosti e inaspettati. I protagonisti questa volta sono: “persone – spiega – che hanno deciso di andare controcorrente, senza considerare i giudizi e i pregiudizi altrui”. “Quello che resta”, aggiunge Iannacone – è il titolo della prima puntata.
Cos’hanno in comune un imprenditore che ha deciso di proteggere la natura e un regista indipendente che da sempre si prende cura di una piccola sala cinematografica? “Quello che resta” intreccia le storie di due visionari che guardano il mondo con la stessa idea di resistenza civile. Da più di dieci anni Fiorenzo Caspon, imprenditore veneto di 70 anni, cerca di resistere compiendo qualcosa di eccezionale: acquista terreni che sottrae all’agricoltura intensiva e, a sue spese, pianta alberi secolari che sono stati sradicati.
Quarant’anni fa, a Roma, il regista e scrittore Silvano Agosti ha fondato il Cinema Azzurro Scipioni, un luogo in cui dà vita all’idea di un cinema indipendente, fuori dalle logiche del mercato hollywoodiano. In un periodo in cui le sale sono chiuse a causa della pandemia, questapiccola sala rischia ancor più delle altre: sull’Azzurro Scipioni pende infatti un’ingiunzione di sfratto. Che ne sarà di questo luogo e del patrimonio culturale che racchiude?
Altra storia coinvolgente e commovente è quella che fa compiere un viaggio affascinante tra i sensi sconosciuti. “Giulia e Giulia, un incontro speciale tra due donne: una ragazza completamente sorda e la sua ex maestra che, con la musica, le ha insegnato a parlare e suonare da piccina: Giulia Mazza, 35 anni, che fin da bambina è affetta da sordità profonda, ha imparato a percepire i suoni attraverso le vibrazioni del suo violoncello.
Giulia Cremaschi Trovesi, 80 anni, musicoterapeuta di fama internazionale, che in Italia non ha mai ricevuto il giusto riconoscimento, ha speso tutta la sua esistenza per far uscire dal silenzio tre generazioni di non udenti. Col suo metodo di insegnamento centinaia di bambini sono saliti sul suo pianoforte e hanno potuto, toccando lo strumento, intuire la bellezza della musica”. “Giulia e Giulia” si ritrovano a suonare insieme dopo tanto tempo. “Un incontro commovente che scardina i pregiudizi di chi impone la disabilità come un limite”.
Ma non è tutto! Domenico Iannacone lo ritroveremo in una serata evento il 2 aprile in prima serata “l’Odissea“, sempre sulla terza rete nella ricorrenza del Venerdì Santo e della Giornata Mondiale della consapevolezza dell’autismo, istituita dall’Onu. “Un film tv questo nel quale ho messo energia, cuore e passione. Il travagliato viaggio di Ulisse si rispecchia nelle fatiche dei ragazzi che, oltre alle sfide personali legate alle difficoltà della loro condizione, si sono trovati a subire le restrizioni e l’isolamento imposti dal covid. il valore della vita sembra aver perso intensità”.
Buona visione e buone emozioni a tutti!
Carlo Salvatore