Anche senza pubblico, ottima partenza per la 71° edizione del Festival di Sanremo, condotto da Amadeus. Si parte con le gag di Fiorello, che parla con le poltrone vuote, e lo spettro del Covid. Dopo l’infermiera Alessia Bonari, trascinante il medley della Bertè, non fa impazzire la performance del calciatore del Milan, Zlatan Ibrahimovic, che ha giocato fuori ruolo. Tra i Big prima in classifica, Annalisa con il brano Dieci.
Anche senza pubblico, ottima partenza per la 71° edizione del Festival di Sanremo, condotto da Amadeus, che ha aperto leggendo un passo della lettera che ha scritto per il giornale Leggo. Dopo alcuni secondi al buio, solo le voci di Amadeus e Fiorello, ecco che il direttore artistico si è presentato sul palco facendosi il segno della croce, scendendo la scalinata. Poi ha rotto il ghiaccio leggendo alcuni versi della lettera che ha scritto per il press Leggo. “Quest’anno il cuore batte più forte perché abbiamo scoperto che la normalità è una cosa straordinaria. Mi rincuora il pensiero che questi applausi finti siano i vostri da casa”.
Ecco poi che è arrivato Fiorello, achillelaurizzato, che ha indossato un pomposo vestito definito “l’accappatoio di Achille Lauro”, con smalto color “Morgan testa di moro” e rossetto sulle labbra che ha stampato con un bacio sulla fronte di Amadeus. Con questo abito floreal kitsch, rossetto nero e unghie laccate, ha presentato una versione post-punk di “Grazie dei fiori”.
Divertente il monologo di Fiorello sulle poltrone vuote e nuovo slogan sdoganato “più culi per tutti”. Molto azzeccata la performance della strana coppia Amadeus-Fiorello che ha ballato e cantato in stile Jerry Lewis-Dean Martin o anche Brian & Garrison, contornata da ballerine: “Bentornato Festival” canta la coppia, ricordando Lelio Luttazzi e le Gemelle Kessler e dedicando la kermesse “al Paese che lotta”.
Fiorello poi ha ingranato la quinta sfoderando una serie di battute, tra Draghi (“Una specie di Merkel con la cravatta con diciannove lauree”), Paolo Fox con le previsioni per il 2021 e l’Ama Ter (“Non ci sarà”) prima di ricostruire con Amadeus l’immagine felice, forse l’ultima prima della pandemia, dell’8 febbraio 2020, quando Diodato vinse il Festival con Fai rumore, che ha riproposto, ricordando quei momenti felici, per l’appunto. Battesimo spigliato dell’attrice, co-conduttrice della prima serata, Matilda De Angelis, che presto vedremo dal 23 marzo sempre su Raiuno in Leonardo. “Mi è bastato buttare giù dalle scale Naomi Campbell”, per poi continuare con “Buonasera poltroncine e pigiamini a casa”. La stoffa si è vista, c’è e molta, così come il fascino e la simpatia, con una personalità da vendere. Il monologo del bacio e della lavagna ha funzionato.
Il calciatore del Milan, Zlatan Ibrahimovic, ha retto il palcoscenico con la sua personalità, anche se ha un po’ giocato fuori ruolo. Ha fatto la sua parte, ha dettato le regole alla Zlatan e Amadeus se l’è cavata anche come spalla. Meglio però in campo. Sul palco sembrava quasi un buttafuori o il maggiordomo della Famiglia Addams.
Stand ovation seppur con applausi registrati per l’ospite canora della serata, Loredana Bertè. Ha sfoggiato una performance altissima, ha volato con gli acuti del medley. E’ stato un bel gesto quello di portare sul palco le scarpe rosse simbolo della lotta al femminicidio. “Al primo schiaffo denunciate”. E così ha vinto. Poi dopo un medley con le canzoni più conosciute (Il mare d’inverno, Dedicato, Non sono una signora, Sei bellissima), ha presentato il nuovo singolo, “Figlia di”, forse la canzone più orecchiabile della prima serata, che ricorda forse un po’ Corazon espinado di Carlos Santana.
Achille Lauro, ospite fisso in tutte le serate, ha presentato il suo primo quadro, la canzone Solo noi, primo singolo del suo ennesimo corso, presentandosi con piume rosa, capelli blu e armatura glitter con lacrime di sangue sul volto truccato: è stata l’apoteosi glam del cantante. Ma parliamo della kermesse canora, delle prime 4 Nuove Proposte e dei primi 13 Big. Folcast e Gaudiano, per le Nuove Proposte, hanno passato il turno, mentre sono stati eliminati Elena Faggi e Avincola.
Ed ecco i Big. Ad aprire la kermesse Arisa con Potevi fare di più, una vera poesia, per intonazione, per vocalità, per interpretazione; Colapesce-DiMartino con Musica leggerissima fanno una musica leggera, fischiettano e cantano in buona sintonia un ritmo ballabile; Max Gazzè con Il farmacista ha presentato una delle sue più geniali stramberie musicali, un po’ helzapoppin alla gricia, un po’ Frank Zappa; Aiello con Ora ha ammesso colpe, fa i conti con rimpianti e rimorsi, ma non sarebbe stato male se solo avesse usato meglio la voce, la sua canzone troppo urlata.
Noemi con Glicine è una delle voci più sicure del Festival, c’è molta grinta ma anche delicatezza; la coppia Francesca Michielin-Fedez con Chiamami per nome ha presentato una canzone costruita appositamente per loro che sicuramente avrà un grosso successo; Madame, la più giovane cantante in gara, con Voce ha presentato un trap raffinato che sembra compiacersi, a volte, del proprio stile, avvitandosi su sé; i Maneskin con Zitti e buoni hanno presentato un brano prettamente rock mettendoci grinta, spavalderia, sfrontatezza.
Potevano osare di più, ma l’esibizione ha convinto lo stesso; Annalisa ha presentato il brano Dieci: indubbiamente si è confermata la voce più bella, ma la canzone non è stata all’altezza della situazione, non ha dispiegato le ali nonostante l’eleganza dell’interpretazione. Ghemon con Momento perfetto ha presentato un brano di rivincita, di sano ottimismo, ma anche di ironia fatto di swing, gospel, soul, rap e jazz; Fasma con Parlami racconta l’amore nella fase dell’innamoramento, un tema che appassionerà il pubblico adolescente.
Renga con Quando trovo te ha presentato una canzone che rispecchia la sua melodia classica, ma con la voglia di fare qualcosa di diverso; coppia sul palco e nella vita, Coma Cose, con Fiamme negli occhi, durante l’esecuzione non hanno smesso di guardarsi a vicenda. Acustica ed elettronica, un po’ di urban pop con un’aria metropolitana ma con un suo fascino. Prima in classifica provvisoria, della giuria demoscopica, Annalisa con Dieci.
Stasera altre 4 Nuove Proposte e gli altri 13 Big. Le 4 Nuove Proposte sono: Davide Shorty (Regina), Dellai (Io sono Luca), Greta Zuccoli (Ogni cosa sa di te), Wrongonyou (Lezioni di volo).
I 13 Big sono: Bugo (E invece sì), Ermal Meta (Un milione di cose da dirti), Extraliscio feat Davide Toffolo (Bianca luce nera), Gio Evan (Arnica), Fulminacci (Santa Marinella), Gaia (Cuore amaro), La Rappresentante di Lista (Amare), Lo Stato Sociale (Combat pop), Malika Ayane (Ti piaci così), Irama (La genesi del tuo cuore), Orietta Berti (Quando ti sei innamorato), Random (Torno a te), Willie Peyote (Mai dire mai).
Giancarlo Leone