Portare il teatro fuori dal teatro, nei musei e nelle biblioteche, proponendone una fruizione che sfrutta il potenziale delle nuove tecnologie digitali e contemporaneamente, sollevare una riflessione sulle inquietudini adolescenziali, di ieri e di oggi. Questo è l’obbiettivo del progetto “La mappa del cuore in VR“, proposto dalla Compagnia Ateliersi di Bologna.
Lo spettacolo nasce da una singolare rubrica di corrispondenza su Ragazza In, settimanale per adolescenti degli anni Ottanta, che decise di affidare la sua “posta del cuore” a Lea Melandri, figura di riferimento del femminismo e del movimento non autoritario. Con Inquietudini, questo il nome della rubrica, Lea inventa una relazione nuova.
Non risponde direttamente a chi scrive, ma apre al confronto con stimoli di carattere psicoanalitico, poetico e letterario mettendo in relazione le diverse voci e creando così un primo network sociale fra ragazze e ragazzi che dialogano attraverso la sua rubrica.
Seguendo la “scandalosa inversione tra individuo e cultura” perseguita da Lea, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi, autori e direttori artistici della Compagnia Ateliersi, conducono un viaggio emotivo attraverso quelle lettere intrecciando le urgenze adolescenziali di allora e le risonanze presenti. Le vibrazioni musicali e poetiche di quegli anni rivivono nelle musiche di Mauro Sommavilla e Vincenzo Scorza e nella voce e nella presenza della cantautrice bolognese Cristallo.
Dopo la forzata chiusura dei teatri in ottobre, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi hanno pensato a una nuova modalità di visione dello spettacolo, che ora sarà possibile fruire in maniera virtuale, individuale e gratuita attraverso un’installazione.
La postazione di visione è una poltrona girevole collegata con un visore Oculus Quest 2; lo spettatore è accolto da una performer, che lo guida per tutto il tempo dell’esperienza. Le performer, i tecnici e il personale che lavora all’installazione, sono individuati tra chi in questo momento è fermo dal punto di vista lavorativo a causa delle restrizioni dovute alla pandemia e questa scelta, rappresenta un segno preciso che Ateliersi vuole dare nella prospettiva di una ripartenza che possa permettere alle lavoratrici e ai lavoratori di riprendersi dalle attuali difficoltà.
“La scelta di sperimentare una nuova modalità di visione, che parte dal teatro per arrivare nei musei e nelle biblioteche attraverso la realtà virtuale” dice Andrea Mochi Sismondi “nasce dalla necessità di una riflessione radicale e collettiva sull’evoluzione delle arti dal vivo nel contemporaneo, anche – ma non solo – in relazione a ciò che stiamo vivendo a causa della pandemia”.
Il tour è partito il 27 aprile a Bologna, debuttando alle per proseguire nei musei e nelle Collezioni Comunali di Palazzo d’Accursio biblioteche, contando sulla loro graduale riapertura per un numero contingentato di visitatori. Nei musei saranno proposti ai visitatori specifici percorsi tra le opere, in assonanza con i temi dello spettacolo; nelle biblioteche agli stessi temi verranno collegati dei percorsi di lettura consigliati.
“La mappa del cuore in VR” è stato sviluppato in collaborazione con Touchlabs, software house specializzata in realtà virtuale e realtà aumentata, è sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si realizza nell’ambito di Patto per la lettura e sarà inserito nel cartellone di Bologna Estate.
Grazie al sostegno dei partner – tra cui il MIC, la Regione Emilia Romagna e il Comune di Bologna – la partecipazione degli spettatori sarà gratuita.
Redazione