L’editoria italiana nel primo trimestre del 2021 gode di buona salute! Lo dimostrano i dati sulle vendite che fanno registrare un incremento nelle vendite a doppia cifra, secondo le stime dell’Aie.
L’editoria italiana nel 2021 non soffre il Covid. Sono, infatti, in aumento la vendite di libri nei primi tre mesi del 2021 e si consolida il trend positivo partito nella seconda metà del 2020. Decisivo il traino delle librerie online che raggiungono il 45%.
L’editoria libraria italiana, quindi, oltre ad aver dimostrato una grande resistenza alla pandemia vede un incremento nel fatturato. Dal primo gennaio al 28 marzo 2021 si registra un +26,6% a valore e un +26,7% a copie vendute, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le vendite dei libri a stampa a prezzo di copertina nei canali trade (librerie, online e grande distribuzione organizzata). Questo secondo i dati elaborati dall’Associazione Italiana Editori-Aie.
“Siamo di fronte a un incremento importante che si accompagna alla crescita della lettura, come è documentato nel libro bianco del Centro per il Libro e la Lettura-Cepell: nel 2020 sono lettori il 61% degli italiani nella fascia d’età 15-74 anni, contro il 58% dell’anno precedente. Questi dati confermano la bontà delle politiche di sostegno al settore proposte da tutta la filiera del libro unita – l’Associazione Italiana Bibliotecari -Aib, l’Aie, l’Associazione Librai Italiani- Ali – e messe in atto nel 2020 da governo e parlamento. Ci riferiamo in particolare al sostegno della domanda tramite la 18App, la Carta Famiglia, il finanziamento degli acquisti delle biblioteche nelle librerie di prossimità, tutte misure che chiediamo siano confermate e stabilizzate” ha sottolineato il presidente di Aie, Ricardo Franco Levi.
La 18App, in particolare, ha confermato la propria efficacia anche nell’avvio del nuovo anno: tra gennaio e febbraio i 18enni hanno utilizzato per l’80% questo strumento per acquisti di libri a stampa, pari complessivamente a 75 milioni di euro. Il 91% degli acquisti sono stati effettuati nelle librerie online.
I dati mostrano cambiamenti di grande rilievo nei canali di vendita e nella struttura del mercato. I canali fisici (librerie e grande distribuzione) passano dal 73% del 2019 al 57% di fine 2020, al 55% a marzo di quest’anno. Le librerie online, che rappresentavano il 27% nel 2019 e il 43% nel 2020, raggiungono il 45% nel primo trimestre dell’anno. Le librerie indipendenti, maggiormente presenti nelle periferie e nei piccoli centri, passano dal 22% di fine 2019 al 18% di fine 2020 e al 16% di fine marzo.
Le librerie di catena, generalmente penalizzate dall’essere soprattutto presenti nei centri cittadini, nelle stazioni, negli aeroporti e nei centri commerciali, sono passate dal 44% del 2019 al 33% nel 2020 al 34% nei primi tre mesi del 2021. La grande distribuzione è passata dal 7% del 2019 al 6% del 2020 fino al 5% del primo trimestre 2021. La quota dei piccoli e medi editori, trainata dall’online, è cresciuta costantemente nel corso degli anni passando dal 39,5% del 2011 al 47,5% del 2019, al 50,9% del 2020, fino a toccare il 54,1% tra gennaio e marzo 2021.
Redazione