Il Comune di Pomezia in accordo con il Pastificio Cerere di Roma ha presentato a Pomezia Sol Indiges progetto in due fasi, la prima quella del murales dell’artista Agostino Jacurci creato sulla Biblioteca Comunale Ugo Tognazzi di Pomezia.
Sol Indiges è un progetto curato da Claudio Smarrelli per incrementare il patrimonio culturale della città. tramite un programma di Arte Urbana per far conoscere l’arte contemporanea a Pomezia con lo scopo di celebrare il mito della città per le celebrazioni nazionali del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, considerando il mito che hanno avuto Virgilio ed Enea nella Divina Commedia. Questo progetto si inserisce nella maggior visione che l’Amministrazione comunale dedica allo sviluppo della formazione e rigenerazione urbana dei cittadini e in particolare delle giovani generazioni.
La vice sindaco Simona Marcellini ha dichiarato a proposito: “Abbiamo sempre considerato la cultura il tassello fondamentale per la costruzione di una comunità e la bellezza la luce evolutiva che guida il percorso. Il progetto Sol Indiges è veicolo di un messaggio unico e identitario, capace di illuminare gli spazi cittadini e riannodare i fili che collegano il mito con i fili che collegano il futuro , con i più giovani a fare da testimoni”.
Il Sindaco Adriano Zuccàlà ha detto: “Abbiamo bisogno di rivoluzionare il volto di Pomezia portandolo ad identificarsi con quelli che oggi sono i tratti distintivi della nostra città: storia, futuro, giovani, tecnologia, innovazione e sostenibilità. Pomezia è uno dei territori più innovativi d’Italia, capace di capace di mettere a sistema le aziende, il turismo e la vita in tutte le sue meravigliose declinazioni. Le opere che saranno realizzate restituiranno un panorama cittadino rivitalizzato, e vivace, con l’impronta indelebile dell’arte di strada condivisa con gli studenti del territorio”.
Sol Indiges è il nome del santuario dedicato al Dio Sole progenitore di tutte le cose, sorto nel luogo dello sbarco di Enea alla foce del Numico nelle campagne limitrofe, dove sorgerà Lavinium e l’epiteto con cui i romani indicavano il loro eroe fondatore.
“Sol Indiges Arte Pubblica a Pomezia tra mito e futuro – come afferma il curatore Marcello Smarrelli – propone una visione della città, recuperando la potenza comunicativa della pittura, murale, intesa come manifesto intercedo sui luoghi che da sempre contribuiscono ad arginare la desertificazione culturale, quali la scuola e la biblioteca, stimolando la curiosità e il pensiero critico, per generare nuove idee”.
Sol Indiges si divide in due fasi, la prima quella di Agostino Jacurci che vive e lavora a Berlino, prevede un intervento sulla facciata con un ciclo pittorico L’Impronta ideato proprio per spazio esterno della Biblioteca Comunale Ugo Tognazzi lunga circa 1000 mq. circa, in relazione con lo spazio e la sua fruizione, e, mentre Ivan che vive e lavora a Milano proporrà dal 15 ottobre la sua arte di strada sulle mura le due scuole della città con Chiamata alle armi e Far Scuola che vede la partecipazione degli alunni.
Agostino Jacurci si è ispirato al VI Libro dell’Eneide nel quale si racconta l’incontro con la Sibilla Comana sul litorale Laziale, che secondo Virgilio è un antro con cento porte che si spalancano automaticamente tutte insieme al momento del responso. Altri riferimenti sono alle porte dell’oltretomba che é la porta dell’Heron di Enea conservata al museo archeologico, assimilata alle porte dell’Inferno che Dante fa varcare a Virgilio ed Enea. Le interpretazioni possono essere molte, basterà partire dall’esempio che unisce pittura e storia romana, tenendo conto che è un murale di arte contemporanea. Un modo che unisce arte e cultura. L’impronta è stato presentata il 9 aprile 2021 alla presenza dell’Artista, del Sindaco, del Presidente della Fondazione Cerere e da Claudio Smarrelli.
Anna Camia