La più grande retrospettiva dedicata a Michelangelo Pistoletto si terrà ad Ascona in Svizzera dal 30 maggio al 28 settembre 2021. L’artista che è noto, uno dei protagonisti dell’arte contemporanea internazionalmente presenterà 40 opere tra dipinti, quadri secchianti, installazioni, video e rare immagini di archivio e due versioni del Terzo Paradiso al Museo Comunale d’Arte di Ascona e al Monte Verità. Curatori della mostra Mara Folini e Alberto Fiz. Catalogo italiano-inglese edito da Casagrande.
Uno dei più celebrati artisti contemporanei noto internazionalmente, Michelangelo Pistoletto presenta proprio ad Ascona nella Svizzera, il grande evento della sua retrospettiva antologica con 40 opere tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, video, rare immagini d’archivio e due versioni del famoso Terzo Paradiso, inerenti la sua attività dal 1958 al 2021. Nell’occasione una sua opera sarà posizionata nel Castello San Materno e l’altra al Monte Verità, sarà donata dall’artista alla comunità di questo luogo misterioso di Ascona.
La mostra sarà in collaborazione con Cittadellarte-Fondazione Pistoletto di Biella e ospiterà la più grande ed esaustiva personale dell’artista, mai tenutasi in Svizzera e avrà per titolo “La Verità di Michelangelo Pistoletto dallo Specchio al Terzo Paradiso”: con opere alcune iconiche come La Verità degli Stracci Metro cubo e Infinito, i quadri specchianti, che solo stati esposti in rari momenti come quelle tematiche degli anni ’60 che fanno riferimento allo Zoo. La mostra si completa al Castello San Materno dove un video dello stesso artista, spiega il percorso concettuale che è stato realizzato nel parco del castello, impiegando una novantina di piante, che riguarda l’infinito e si riferisce a tre momenti della vita e ne rappresenta il simbolo matematico.
Il primo è quello delle origini, nei quali l’uomo era il centro e rappresenta una dinamica costituita da tre elementi ed erra legato alla Natura. Il secondo è quello Artificiale creato dall’intelligenza umana, dalla scienza e dalla tecnologia. Il terzo è quello che al centro l’attuale conflitto tra la natura umana e l’artificio, che unisce l’attuale modello di società e e vuole significare la libertà della figura.
Al Monte Verità invece il Terzo Paradiso sarà costruito da grandi sassi levigati dal tempo e sarà donato da Pistoletto a come detto. Michelangelo Pistoletto è sempre stato un artista innovativo in ogni campo nel quale si è proposto, basterà parlare dei quadri specchianti e altri momenti della sua arte che si possono vedere nei due piani del Museo Comunale d’Arte Moderna.
Si inizia con la nascita e l’evoluzione dei quadri specchianti e i lavori enigmatici tra i quali La folla del 1958-59 e l’Autoritratto oro del 1960, che anticipano la rivoluzione che nasce dopo. ll quadro indica un gruppo anonimo di persone che emerge dal fondo del quadro, mentre Autoritratto oro ha come fondo l’oro a significare la libertà della persona. Nel 1962 iniziano i quadri specchianti e in mostra c’è bottiglia del 1963, che è uno degli esempi realizzato con questa tecnica, dove appare sullo sfondo un elemento quotidiano. , mentre Il Padre e la Madre sono visti come se si guardassero a specchio. L’Excursus invece comprende due specchi degli anni ’70 ‘Donna nuda con guanti e Gabbia Blue ed l’Autoritratto con quaderno o Terzo Paradiso del 2017.
Di seguito le installazioni come Labirinto che è formato da cartone ondulato che invade completamente l’ambiente e al suo interno il Pozzo del 1965, realizzato anch’esso con cartone ondulato circolare e altre due opere di arte povera tra i quali Venere degli stracci del 1967. La seconda metà degli anni ’60 è caratterizzata da collettive e performance delle quali ci sono video e foto. Una sezione è dedicata a Segno Arte dove Pistoletto ha creato l’intersezione di due tringoli al cui interno è un uomo con la braccia alzate e le gambe divaricate e installazioni tra le quali Il tempo del giudizio del 2009, che raffigura idealmente le 4 religioni, il Cristianesimo-Buddismo- Islamismo- Ebraismo che sono costrette a riflettere su loro stesse, ponendosi davanti allo specchio con al centro Metrocubo di Infinito del 1966.
La retrospettiva chiude con Love Difference- Mar Mediterraneo, un grande lavatoio specchiante con seggiole che arrivano dai vari Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, che ha vinto il Leone d’oro alla carriera nel 2003 e nello stesso anno quando ha promulgato il manifesto del Terzo Paradiso, disegnandone il segno matematico dell’infinito. Le installazioni che ha creato per il mondo sono in unione con quelle che si possono ammirare al Monte Verità e al Museo di San Materno.
Savina Fermi