La voce calda e penetrante di Erminio Sinni, cantautore toscano, che ha iniziato la sua carriera suonando e cantando nei locali della Roma anni ’70, ha risuonato all’interno della prestigiosa Galleria Sciarra che anche quest’anno (è la seconda volta) la direzione artistica del teatro Quirino utilizza quale sede di spettacoli culturali a latere di quelli che, si spera vivamente, potranno riprendere nel prossimo ottobre.
Scopo della imponente ed accattivante manifestazione curata dal Direttore Artistico del Teatro romano dedicato a Vittorio Gassman, Geppy Gleijeses, è quello di riavvicinare il pubblico allo spettacolo dal vivo in un ambiente multifunzionale all’interno del quale, figuratevi, si può contemporaneamente alle esibizioni, anche gustare un’ottima cena.
Sabato sera l’esibizione di Sinni, accompagnato da Paolo Grillo al contrabbasso, Gianluca Capitani alla batteria, Marcello Siringano al violino e da Alberto Lombardi alla chitarra, è stata preceduta da un simpatico e garbato faccia a faccia tra Pino Strabioli e Fabio Canino autore, quest’ultimo, del libro “Le parole che mancano al cuore”.
Al termine del quale il cantautore, nel tempo protagonista di apprezzati interventi al Cantagiro ed al Festival di Sanremo oltre che collaboratore di Paola Turci e, soprattutto, di Riccardo Cocciante (che ebbe a produrre per lui il suo primo CD dal titolo “Ossigeno”), ha dato vita ad una applauditissima esibizione all’interno della quale ha sapientemente introdotto un momento di assoluta familiarità svelando il compleanno di sua madre, presente e festeggiatissima in platea.
Per meglio comprendere la portata del cantautore e dei suoi testi, uno dei brani cantati da Sinni è stato quello che, già nel 1991, ebbe ad interpretare ad una festa in onore di Frank Sinatra presso l’ambasciata americana di Roma.
Al termine dell’applauditissimo concerto un’ottima cena a base di molto apprezzate prelibatezze provenienti dalla collegata cucina del ristorante “Angolo Sciarra”.
Andrea Gentili