La bella mostra del MART di Rovereto dedicata a Giovanni Boldini diventa un documentario che sarà proiettato durante il Biografilm Festival di Bologna il 6 giugno 2021 alle 21,30.Per vedere il film on line su MyMovies
Parlare della bella mostra che sino al 29 Agosto 2021 si può ammirare al MART di Rovereto dedicata a Giovanni Boldini, presentata in anteprima da Vittorio Sgarbi in video, che si può consultare digitando il sito del MART di Rovereto, sembra inutile.
Ci sono circa 170 opere che provengono in parte da musei e in parte da collezioni private, dove non sono ci solo le celebri donne di Boldini, ma anche altre opere, sia del periodo parigino e non.
Certo se si parla di Belle Époque in arte si pensa subito ai suoi celebri ritratti, come quelli della Marchesa Luisa Casati, dipinti con straordinaria maestria e con i particolari colpi di pennello, con il bianco che non sono confondibili con altri e dimostrano il suo percorso artistico nella Parigi della Belle Epoque. Il titolo della mostra Giovanni Boldini Il Piacere si riferisce e al celebre libro di Gabriele D’Annunzio e alla sua amicizia con Boldini. Ma questo inerisce la mostra.
Ora però quest’esposizione è divenuta un documentario che sarà presentato il 6 giugno alle ore 21,30 in occasione del Biografilm Festival di Bologna dal titolo” Giovanni Boldini Il Piacere Story of the Artist diretto e sceneggiato da Manuela Teatini, prodotto da Trentino Marketing in collaborazione con il MART museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, con il patrocinio del Comune di Ferrara e dei Comuni di Trento e Rovereto.
Il film nasce in occasione della mostra Giovanni Boldini Il Piacere curata da Beatrice Avanzi e Tiziano Pacconi, per celebrare il novantesimo anniversario della morte del pittore.
La regista e scenografa Manuela Teatini ha voluto raccontare i momenti più importanti della celebre vita del pittore ferrarese, tra Firenze e Venezia dove fu membro del Comitato patrocinatore della prima Biennale veneziana, Londra New York e Parigi, ma anche Montecarlo e altri luoghi, dove si riunivano i grandi dell’epoca come Gabriele D’Annunzio, Tomaso Marinetti, Giuseppe Verdi, Edgard Degas, Eduard Manet, Marcel Proust, Alfred Sisley, John Sargent e altri.
Boldini si stabilì a Parigi definitivamente nel 1871. A metà tra Ottocento e Novecento La Ville Lumière era il fulcro di tutta la cultura europea e il centro dove il lusso e l’eccentrico “tenevano banco”, nel pieno della cosiddetta Belle Époque e Boldini era l ’artista più richiesta da principesse, nobildonne, internazionali che facevano a gara per farsi ritrarre dal pittore, che era sulla cresta dell’onda.
Il documentario celebra appunto la Bellezza delle sue muse, il mondo femminile che desiderava una maggiore libertà, sapeva farsi ritrarre in posa anche sconvenienti, secondo i dettami del tempo, e Boldini che amava le belle donne non si faceva pregare per ritrarle in tutte le pose, come Lina Cavalieri, Cléo de Mèrode, Consuelo Vanderbildt, e altre.
La marchesa Luisa Casati conosciuta tramite D’Annunzio con la quale ebbe una lunga amicizia, è stata ritratta più voIte. Il dipinto della marchesa con il levriere ebbe un grande successo al Salon de Paris de 1909.
Boldini per la sua modernità artistica e la sua abilità pittorica, è sempre riuscito a rendere la sensualità del soggetto con particolare eleganza, e prima di iniziare a lavorare ha anticipato la figura dello stilista e dell’innovatore. La sceneggiatura del filmato unisce foto di archivi privati con quelle delle opere esposte al MART, con scene ideate proprio per far rivivere l’atmosfera dell’epoca anche grazie alle voci di attori di cinema e teatro Alessia Patregnani e Francesco Mastrorilli.
Il documentario comprende anche gli interventi di Vittorio Sgarbi e Presidente del MART e dei curatori Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi, e in qualità di guest star Cecilia Matteucci Lavarini collezionista e icona dell’Alta Moda. Il documentario porterà certamente maggior numero di persone a voler ammirare la bella mostra del MART che merita una visita.
Anna Camia