In Val d’Aosta al Centro Saint-Bertin dall’11 giugno al 17 ottobre 2021 c’è uma mostra dedicata al personaggio più amato di Guido Crepax, Valentina, curata da Alberto Fiz, in coll’adorazione con l’Archivio Crepax e organizzata da l’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Autonoma della Val d’Aosta. Catalogo Gli Ori.
Chi non ha amato tra giovani e grandi il personaggio di Valentina creato da uno da uno dei più importanti illustratori del fiumetto? Dopo alcune mostre, questa che si tiene in Val D’Aosta è l’ultimata in ordine di tempo. Valentina è una figura che sopravvie al suo autore, come del resto fanno le migliori attrici cinematografiche. La mostra presenta più di 100 opere con un allestimento spettacolare, creato appositamente per il Centro Saint-Bertin e il visitatore può vagare per ambienti terminatici in dialogo tra loro, dove si trovano manichini, sagome tridimensionali, e tappezzerie d’autore.
La rassegna è divisa in sette sezioni insieme alle tavole più iconiche che offrono la possibilità di comprendere il percorso artistico di Crepax, partendo dall’Uomo Invisibile e toccando varie tematiche, sino dagli inizi, dove l’artista si interessa della musica fin da giovinetto. Non bisogna dimenticare che il padre Gilberto era violoncellista nell’Orchestra della Fenice di Venezia, e quindi la musica ha fatto parte del suo vissuto, così è noto il riferimento al rock, e al jazz. Anche I Giochi tridimensionali sono trattati nella rassegna per la sua passione per le battaglie piemontesi della Campagna d’Italia e anche i giochi della boxe, o quelli che si riferiscono ai viaggi di Marco Polo.
Il cinema e il teatro fanno parte della sua ricerca, anzi sono stati fondamentali in quanto i suoi fumetti sono creati come una sequenza cinematografica. Una sezione è dedicata ad Arte e Letteratura che sono importanti nelle opere di Crepax, così come la Moda, e la pubblicità, ma Valentina come si evince dal titolo della mostra, è e resta il suo personaggio chiave e maggiormente noto. E’ il personaggio importante del fumetto (altre figure femminili sono Bianca e Anna) perchè unisce il sé la figura mitica dell’attrice Louise Brooks e il personaggio reale di sua moglie Luisa che vede le varie figure dell’universo femminile concentrate in sé.
La mostra termina con un vero punto focale poiché sull’altare della chiesa sconsacrata, c’è la ricostruzione dello studio di i Crepax, Viaggiatore immobile, con il suo tavolo da lavoro e l’immancabile cassa del violoncello del padre che appare in molte immagini dei fumetti. Le pareti sono state ricoperte dalla tappezzeria ideata per le storie a fumetti, sulla quale compaiono ben sedici tavole originali che danno un’idea visiva molto valida. Nello stesso luogo c’è allocato un video che fa vedere il percorso creativo di Guido Crepax. Il catalogo contiene gli interventi di Attilio Crepax, Alberto Fiz ed anche l’intervista che Fiz ha fatto a Mario Martone regista che ha collaborato con Crepax nell’ambito del teatro da un ricordo di Luisa Crepax, mancata di recente, e anche le testimonianze tra gli altri di Roland Barthes e Umberto Eco.
Anna Camia