Il Teatro Quirino ha ricominciato ad esprimersi ed a rivivere, come è noto, dopo la forzata interruzione per la grave pandemia che ha colpito anche il nostro Paese, e lo fa organizzando una nutrita serie di spettacoli in una sede collaterale alla sala famosa, che ha visto calcare il suo palcoscenico dai nomi migliori della recitazione italiana e non solo.
La sede nella quale Geppi Gleijeses, direttore artistico del celebre teatro romano di Via delle Vergini, ha organizzato un nutrito cartellone, che copre un ampio arco di tempo, dallo scorso 5 giugno al 2 ottobre, è la non meno famosa Galleria Sciarra, un gioiello di architettura fine ‘800, all’interno della quale si tengono i ben sedici spettacoli previsti, che comprendono le più varie espressioni della teatralità italiana e non solo, con particolare riferimento, quest’anno, alla musica intesa come umana espressione di quel sentimento di rispetto delle regole contro la violenza sulle donne e di genere.
La seconda serata è stata appannaggio della giornalista radiotelevisiva Tiziana Ferrario che nel corso di un ben articolato dibattito con il collega Lorenzo di Las Plassas ha presentato un suo libro dal titolo, un tantino provocatorio, di “UOMINI, è ora di giocare senza falli” attraverso il quale la giornalista, esprime il suo pensiero in ordine ai dibattiti in corso circa il maschilismo ed il femminismo, che rappresentano il prologo alla adozione di un sistema legislativo, che possa meglio esaltare e proteggere i valori della donna all’interno dei nostri costumi e della nostra società.
La serata è proseguita, dopo la rituale cena servita agli spettatori, con una poderosa esibizione del cantautore Mario Incudine che, da quel siciliano purosangue che è, ha dato un notevole impulso alla rappresentazione dei valori della donna in un’isola, che nel tempo è stata dominio dei valori culturali di Greci, Romani, Bizantini e Arabi, Normanni, Spagnoli e Francesi, i quali hanno lasciato nel territorio le loro tradizioni, tali che Incudine ha potuto raccogliere in un suo disco dall’affascinante titolo “D’acqua e di rosi” tutta una serie di valori della donna isolana della quale esalta, in tredici brani, le caratteristiche in tema di amore vissuto come madre, forte ma delicata che sa esprimersi con grande struggimento ed infinita nostalgia.
Il successo della esibizione di Mario Incudine è stato peraltro rafforzato da brani, da lui stesso cantati, che è andato a ripescare in quella tradizione canora siciliana nel tempo espressasi con quel Domenico Modugno, che li ha resi famosi ed al quale lo stesso Incudine si ispira.
Il prossimo appuntamento con “Il Teatro in Galleria Sciarra” è per il 19 giugno quando il cantautore toscano Erminio Sinni, noto per aver collaborato con Paola Turci, per aver partecipato al Festival di Sanremo ed al Cantagiro e per aver preso parte ai festeggiamenti in onore di Frank Sinatra presso l’ambasciata americana di Roma, si esibirà in concerto con Paolo Grillo al contrabasso, Gianluca Capitani alla batteria, Marcello Siringano al violino ed Alberto Lombardi alla chitarra.
Appare il caso di ricordare, dato il successo dell’iniziativa, che per assistere agli eventi è necessario prenotarsi al numero 06/69424621 o via mail all’indirizzo food@teatroquirino.it.
Andrea Gentili