PDF/PRINT clicca quiIl Teatro Quirino ha inaugurato sabato sera, la stagione 2021 della fortunata serie di rappresentazioni che anche quest’anno delizieranno gli spettatori all’interno della Galleria Sciarra. Forte dei successi ottenuti lo scorso anno con la identica manifestazione, l’evento è divenuto ancor più conosciuto al grande pubblico.
Si tratta di una serie di rappresentazioni che, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ( che ha sede proprio davanti alla Galleria), è dedicata quest’anno alla parità di genere ed alla lotta contro la violenza, e che si svolgeranno a partire dal prossimo 12 giugno per arrivare fino al 2 ottobre con un fitto cartellone preparato dal Direttore Artistico del Quirino, quel Geppy Gleieses che tanto si prodiga per la rinascita non soltanto del suo teatro ma dell’ambiente teatrale in genere.
La presentazione della stagione, all’interno della prestigiosa Galleria Sciarra, è avvenuta in forma solenne attraverso un primo dialogo tra due autori fautori della parità dei genere, Pino Strabioli e Veronica Pivetti, che usufruendo di un palcoscenico contornato dalle pitture di Giuseppe Cellini rappresentanti alcune delle virtù femminili quali la Pudicizia, la Sobrietà, la Pazienza, la Forza, incarnano adeguatamente il tema dominante del cartellone che viene proposto ad un pubblico formato da “aficionados” del Quirino ma anche di esperti in materia di dibattito civile.
Incontri e dibattiti, conferenze, riflessioni e momenti di divulgazione fanno parte della proposta dell’edizione 2021 de “Il Quirino in Galleria Sciarra” che inizia metaforicamente da una delle iscrizioni dipinte sulle pareti della prestigiosa realizzazione dell’Ing. Giulio de Angelis, simbolo del gusto innovativo che ha caratterizzato il fine ottocento del nostro Paese, una scritta, che recita testualmente: “Incipe Parve Puer Risu Cognoscere Matrem” ( la vita del figlio inizia con un sorriso verso la madre) e che ben si adegua alle intenzioni ed alle speranze di Geppy Gleieses, che punta quindi ad un buon avvio della sua iniziativa proprio basandosi sul momento della nascita di un bambino paragonata alla intrapresa del Teatro Quirino.
Due parole, ma non sono sufficienti a descrivere la una serata colma di simbologie e di momenti veramente accattivanti: si inizia con il dialogo di Strabioli e Pivetti sulla parità di genere, introdotto da Gleises e seguito da un interessante intervento dell’Assessora alla Cultura di Roma Capitale Lorenza Fruci che ha avuto parole di alta considerazione per l’iniziativa che il suo assessorato adeguatamente patrocina.
Dopo un buon aperitivo di benvenuto ed un ottimo primo piatto, che saranno ripetuti in ognuna delle serate della manifestazione, è stato il momento della “divina” Guerritore. L’attrice ha ammaliato il numeroso pubblico con la lettura di un appassionante brano di “Quel che so di lei, donne prigioniere di amori straordinari” (tratto dal bel libro scritto da lei stessa e con il quale,ripercorrendo le orme della contessa Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tommasi di Lampedusa, barbaramente uccisa nel 1911 dal suo amante, entra nella testa della donna, ne immagina il pensiero, analizza “gli scarti che l’hanno fatta deviare” fino a portarla alla morte), evidenziando come il suo amante, al quale aveva concesso un ultimo appuntamento, ne fece oggetto di un femminicidio feroce, che ha dato vita ad uno schema ancora oggi ripetuto.
Le donne abbassano le difese, non guardano con i mille occhi dei lupi, credono nell’amore come lo vedono gli occhi dei bambini e tentano la via nuova, con lo stesso sguardo e lo stesso cuore semplice di quei bambini semplici ed innocenti, che l’iscrizione sulla parete della Galleria e tratta dalla quarta bucolica di Virgilio, induce a riflettere sul mistero della nascita e sulla promessa di bene che contiene ogni nascita.
Un nido di ricotta in kataifir adagiato su una ottima caponatina di verdure in agrodolce, seguiti da un dolce a base di panna cotta alla ciliegia, ha chiuso la interessante serata con l’augurio di un nuovo successo di questo cartellone che appare un tantino debordare dalle caratteristiche del Quirino, ma che appare senz’altro adeguato alla prestigiosa location che lo ospiterà per tutta la stagione 2021.
Il corposo ed interessante cartellone è consultabile sul sito del Teatro Quirino e sarà possibile assistere alle varie rappresentazioni, soltanto previa prenotazione obbligatoria, chiamando il numero 06/69424621 o iscrivendosi all’indirizzo e mail food@teatroquirino.it
Andrea Gentili
