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    Categories: Spettacolo

Geppy Gleijeses presenta il cartellone del centocinquantenario del teatro Quirino

Sono trascorsi centocinquant’anni dalla fondazione del Teatro Quirino ed il palcoscenico del teatro che fu dei più bei nomi degli artisti nazionali ed internazionali è stato calcato ieri 12 luglio da Geppy Gleijes che, stavolta nella veste di Direttore Artistico di una organizzazione societaria nuova, ha presentato il cartellone della stagione 2021 – 2022

Geppy Gleijes ha presentato il nuovo cartellone, non senza aver fatto riferimento ai faticosi trascorsi del teatro che vanta il maggior numero di abbonamenti in Italia e che, paradossalmente, riceve fra tutti i minori finanziamenti. Al punto che ha dovuto intraprendere una azione legale di carattere amministrativo, per vedersi riconoscere i propri diritti alla stregua di qualche altro teatro che di finanziamenti ne ha avuti, e come!

 

Un cartellone all’insegna delle ultime terzine incatenate del poema di Dante “ … e quindi uscimmo a riveder le stelle!” a significare la volontà, la speranza di risorgere dalle rovine della pandemia che ha lasciato in astinenza gli appassionati del palcoscenico e tutti gli addetti ai lavori i quali non vedono l’ora di riabbracciarsi nella speranza di poter finalmente e veramente emergere dalla selva selvaggia nella quale il Covid ha immerso ogni struttura di carattere culturale.

 

La prossima stagione del teatro di Via delle Vergini è stavolta divisa in due parti: una introduttiva, un vero e proprio prologo che avrà inizio il 24 settembre e che terminerà il 31 ottobre quando, si spera senza limitazioni di sorta, avrà inizio la stagione vera e propria, il 2 novembre, con una previsione di recite e spettacoli di portata veramente non indifferente.

Il “prologo” sarà un mix di eventi di media e grande portata, che comprenderà concerti, prosa di alto livello e drammaturgia di carattere moderno tra i quali vale la pena di evidenziare la esibizione di Lorenzo Gleijes ( proprio il figlio del grande Geppy ), di Agnese Fallongo, di Danilo Rea, di Anna Galiena.

 

Quando poi avrà inizio la stagione vera e propria, il 2 novembre (che Geppy ha definito come data…..particolare) sarà una vera e propria esplosione di fuochi d’artificio all’interno della quale brillano nomi della portata di Vanessa Gravina, Emilio Solfrizzi, Mariangela Bargilli, Mariangela D’Abbraccio, Daniele Pecci, Leo Gullotta, Carlo Buccirosso ( che calcherà per la prima volta le tavole del teatro dedicato a Vittorio Gassman ). Anche l’operetta è parte integrante del nutritissimo cartellone con la tradizionale “Vedova Allegra” (dal 14 al 19 dicembre ).

 

Abbondante la lista dei registi che dirigeranno le varie esibizioni, una lista che comprende nomi della portata di Gabriele Lavia e di Guglielmo Ferro, di Roberto Valerio e Antonello Capodici, di Andrea Chiodi, Pierluigi Pizzi, Pietro Garinei, Marco Paolini, lo stesso onnipresente Geppy Gleijeses, Moni Ovadia e nella quale vanno ricompresi Andrea Chiodi, Leo Muscato, Emanuel Gamba, Giuseppe Marini ed anche Emilio Solfrizzi.

 

Moliere, Gogol, Pirandello, Miller, Verga, Fabbri, sono tra gli autori classici, che da tempo il Quirino inserisce con grande successo nel cartellone e che, particolarmente in occasione del suo centocinquantenario, la direzione artistica non poteva non rappresentare data la caratteristica classicheggiante degli eventi da rappresentare.  Ciò non vuol dire che il Quirino non abbia riservato altri spazi, ad esempio per lo stesso Buccirosso che rappresenterà una nuova edizione del suo “Colpo di scena”, ma anche per Tennesse Williams con “Un tram che si chiama desiderio”, Ronald Harwwod (Servo di scena), Ray Cooney (Se devi dire una bugia, dilla grossa) o Vincenzo Manna (La classe), un lavoro che tratta dell’attuale decadimento sociale.

La chiusura della stagione è prevista per 15 maggio 2022 quando Pino Quartullo, Debora Caprioglio e Gianluca Ramazzotti andranno in scena con “Buoni da morire” un lavoro di Gianni Clementi, la cui regia è affidata ad Emilio Solfrizzi e che è sostanzialmente una riflessione, su quanto sarebbe utile predisporsi alla bontà d’animo, alla tolleranza, per distruggere quell’istinto bestiale che è in noi e che ci induce, purtroppo, a sopraffarci l’un l’altro.

Auguri e buon cento cinquantenario, Quirino, e che la prossima stagione segni per te, ed anche per tutti noi, anche sulla base delle scelte operate con questo spettacolare cartellone, il momento della ripartenza basato anche sulla cultura della quale sei un vero e proprio simbolo!

Il ponderoso programma della stagione è consultabile sul sito del Teatro all’indirizzo www.teatroquirino.it .

Andrea Gentili

Andrea Gentili: