E’ aperta all’Isola d’Elba in località Portoferraio nell’ex caserma de Lauger una importante mostra dedicata al bicentenario della morte di Napoleone I, occasione per aprire il ciclo degli Uffizi diffusi sul territorio toscano. E’ curata scientificamente da Alessandra Griffo e Elena Marconi.
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha dichiarato:” “Celebriamo il bicentenario napoleonico riunendo le collezioni delle Gallerie degli Uffizi alle ricchezze artistiche del territorio. “ La mostra che ha per titolo “Nel segno di Napoleone: gli Uffizi diffusi all’isola d’Elba” presenta sculture, dipinti, oggetti d’arte per celebrare Napoleonide I., dal 9 luglio al 10 ottobre 2021. Non solo esposizione, ma un’iniziativa rivolta a far vedere al pubblico, la rinascita dopo molte settimane di Covid-19 e il ritorto alla vita normale di un’isola molto amata da italiani e stranieri, con la riapertura della Pinacoteca Foresiana e all’interno della prestigiosa caserma De Laugiert di Portoferraio.
La mostra ha il duplice scopo di mostrare il profondo legame che unì l’imperatore dei francesi all’isola durante l’esilio durato dal maggio 1814 al febbraio 1815, e valorizzare attraverso i tesori degli Uffizi e della Pinacoteca, un momento fondamentale dell’isola stessa. La presenza di Napoleone ha portato un innovamento e sviluppo delle arti in Toscana, anche nei periodi successivi e per questo, sono state selezionate opere della Gallerie degli Uffizi tra dipinti, sculture e oggetti di arte applicata che mostrano questa influenza. Il famoso stile impero con l’eleganza ispirata dall’antichità romana, è stato il modo per far conoscere l’Imperatore, la consorte Maria Luisa d’Asburgo Lorena e tutta la sua famiglia d’origine.
Il percorso espositivo inizia naturalmente con il ritratto di Napoleone imperatore di Carlo Morelli per l’occasione collocato nella Sala Consigliare della Pinacoteca, dove sono esposte anche opere della Gallerie degli Uffizi e altre della Pinacoteca Foresiana. Si tratta della donazione fatta nel 1914 da Mario Foresi, importante figura di intellettuale, raccolta dal padre Raffaello e soprattutto dallo zio Alessandro Foresi. Questo zio era vissuto tra l’epoca della Restaurazione e dell’Unità d’Italia, essendo stato medico e amico personale di Giuseppe Bezzoli del quale scrisse anche una biografia. DI questo Maestro toscano sarà presente un ritratto di Elisa Bacciocchi con la figlia del 1814 proveniente dalle Gallerie degli Uffizi, un anello di congiunzione tra la fine del dominio francese e il ritorno del reame dei lorenesi in Toscana.
Volendo essere più precisi bisogna dire che la mostra inizia con il ritratto dell’Imperatore, quello della moglie Maria Luisa d’Asburgo Lorena e dei famigliari di Napoleone, come il fratello minore Gerolamo che fece diventare re di Westfalia a soli 23 anni, tutti ripresi da modelli dello scultore francese François Joseph Bosio nel 1810 ca. Questi furono riprodotti in diverse versioni dai marmisti di Carrara. Su una grande tela c’è un ritratto di Luigi Napoleone di Jean Baptiste Vicar nelle vesti dei dragoni d’Olanda sul quale aveva regnato dal momento dell’annessione e padre di Napoleone III, l’unico che ne aveva seguito in parte le orme autoproclamandosi imperatore dei francesi nel 1852.
La serie dei ritratti continua con quello di Napoleone I dipinto su ceramica di Sevrès dove il decoratore Jean Georget, allievo di Jacques- Louis David l’ha realizzata con una tecnica virtuosissima. Il quadro raffigura Napoleone in veste sontuosa dell’incoronazione come quello di François Gerard reiterato su tela da Carlo Morelli.
Va detto che il dominio francese in Toscana è poi rappresentato dalla figura di Elisa Bacciocchi sorella minore dell’imperatore insignita del titolo di granduchessa dal fratello nel 1809, dipinta nel 1814 da Giuseppe Bezzuoli con la figlia Elisa Napoleona, in una Firenze al tramonto, quasi a prevedere la fine del dominio francese.
Savina Fermi