Macerata per celebrare i 100 anni dell’apertura all’opera dello Sferisterio presenta il progetto dell’artista Fabrizio Cotognini a Palazzo Bonaccorsi Museo Civico, nella mostra di arte contemporanea che ha per titolo “The Flying Dutchman” mutuato dall’Olandese Volante di Wagner e non solo. La mostra resta visibile fino al 30 ottobre 2021.
Seguendo le direttive del progetto culturale della Regione Marche, Macerata da voce al contemporaneo con il progetto The Flying Dutchman dell’artista Fabrizio Cotognini, curato da Riccardo Tonti Bandini, che è la musica in forma pura che ha preso vita nel dialogo tra l’artista e la realtà artigiane del territorio maceratese. Naturalmente la mostra è visibile nelle sale di Palazzo Bonaccorsi, museo civico della città.
L’opera lirica è una delle identità fondanti la città che nel corso degli anni con la continua sperimentazione e contaminazione ha contribuito a promuovere a livello internazionale e il tema della mostra l’Olandese Volante di Richard Wagner lo dimostra. L’esposizione porterà il visitatore a addentrarsi nelle Sale di Palazzo Bonaccorsi attraverso il gioco, la narrazione, la contemporaneità e naturalmente la musica.
Cotognini offre la sua visione dell’Olandese Volante di Richard Wagner, archetipo di chi per superare i limiti sfida se stesso Dio. Il racconto dell’artista si snoda attraverso un percorso immersivo che mostra disegni, sculture, installazioni, proponendo una trasposizione concettuale di un’opera letteraria storica, che racconta le varie narrazioni dell’Olandese volante. Cotognini, infatti attraverso questa mostra, vuole dare spazio anche alla patrizia e alla maestria del sapere della sua terra.
Nell’ immaginario collettivo il soggetto diventa nave fantasma, comandata da Davy Jones e Will Turner nel film I Pirati dei Caraibi, nei fumetti tra i quali quello di Zio Paperone diviene vascello fantasma, nelle canzoni altre ect. Il soggetto si ritrova nelle opere di grandi artisti come Osvaldo Licini, Willem van de Velde, Alnselm Kiefer e Andreas Achenbach. Cotognini, raccoglie tutte queste rappresentazioni dell’Olandese volante e da loro voce all’interno di una storia senza tempo.
Quindi l’Olandese Volante non è più e solo Der Legende Hollander del grande Ricard Wagner rappresentata per la prima volta a Dresda il 2 gennaio 1843, ma è un’opera corale che narra di una trasformazione sociale, di un rinnovamento radicale della società, unendo visioni, citazioni, omaggi, di romanzieri, poeti, drammaturghi, fumettisti, registi e artisti.
Una mostra da vedere.
Anna Camia