Alla XXV edizione della Pirandelliana – La Giara

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La Bottega delle maschere

Consueto appuntamento estivo romano con Pirandelliana, giunta quest’anno alla sua XXV edizione. La Rassegna teatrale organizzata dalla Compagnia teatrale La Bottega delle Maschere, diretta da Marcello Amici, presenta quest’anno, fino all’8 agosto, nei giorni di mercoledì, venerdì e domenica due Novelle, Il figlio cambiato e La giara. Qui di seguito la recensione de La giara.

La Giara alla Pirandelliana 2021

Pubblicata per la prima volta sul “Corriere della Sera” il 20 ottobre 1909, La giara è una Novella di Luigi Pirandello confluita nelle Novelle per un anno. Nel 1916 ne è stato ricavato un adattamento teatrale che ha previsto la rielaborazione dei suoi dialoghi in dialetto agrigentino.

 

La Giara ala Pirandelliana 2021

La trama della pièce

La trama è ben nota. Un commerciante, Don Lollò, acquista una grossa giara per l’olio, ma quando questa si rompe, Don Lollò, detto Zirafa, chiama Zi’ Dima per aggiustarla. Egli vuole che la giara sia “cucita” con punti di ferro, mentre l’acconciabrocche sostiene di avere un mastice molto resistente e sufficiente a sistemarla; Don Lollò insiste. Zi’ Dima decide di accontentarlo ma, per errore, nel lavorare vi rimane chiuso dentro. Lollò rifiuta di rompere la giara e decide di rivolgersi ad un avvocato, il quale consiglia di far uscire Zi’ Dima rompendo la giara, ma chiedendogli il risarcimento dei danni.

La Giara alla Pirandelliana 20211

 

Al rifiuto di costui, Don Lollò, preso dall’ira, dà un calcio alla giara, facendola rotolare e rompere contro un albero. Questa Novella mette in risalto due diverse personalità: Don Lollò è un commerciante irascibile, avaro, attaccato alle cose; nel corso della rappresentazione si dimostra impaziente e sordo ad ogni tipo di accordo, è scontroso, scortese, grintoso.

 

 

La Giara alla Pirandelliana 2021

 

Il suo antagonista Zi’ Dima, invece, è calmo e silenzioso. Tra i due vi sono differenze di carattere e di ceto sociale. La situazione è comica, e riflettendo si nota che i due personaggi hanno in comune la testardaggine e l’avarizia. I contadini fanno da cornice e rendono la Novella ancora più comica.

 

Una novella pirandelliana con una comicità goliardica

La Giara alla Pirandelliana 2021La giara, rispetto a Il figlio cambiato, l’altra Novella in scena nella prima parte della serata, offre una comicità più goliardica e costante per tutta la durata della recita, senza mai cadere nelle demenzialità, nonostante il lieve surrealismo che permea la storia. Qui i temi sono decisamente più leggeri e meno seri, così come i personaggi che sembrano consapevoli di vivere una situazione assurda che non riescono a prendere sul serio, esattamente come lo spettatore.

La Giara richiama le Novelle di Giovanni Verga

La Giara di Pirandello

Per la sua ambientazione siciliana e il suo tema portante (la cosiddetta “roba”), La giara richiama inevitabilmente le Novelle di Giovanni Verga. Don Lollò Zirafa è un uomo ossessionato dalla “roba”, dalla sua ricchezza e dalle proprietà accumulate, ma presenta delle importanti differenza con Mazzarò, il protagonista del racconto La roba. Mazzarò nella sua fissazione maniacale è in realtà vittima della “fiumana del progresso”; la visione di Verga è una visione negativa, ma strettamente inserita in un discorso storico.

 

Il sentimento del contrario permea l’intera novella

Luigi_Pirandello_1934

 

In Pirandello, invece, l’ossessione di Zirafa è un’ossessione umoristica che rispecchia una condizione esistenziale indifferente al passare del tempo. L’umorismo pirandelliano – il “sentimento del contrario” – permea l’intera Novella. Umoristiche sono le manie dei protagonisti: come Zirafa è attento alla propria roba, così Zi’ Dima è testardamente desideroso di mostrare la propria abilità di artigiano, umoristica e ai limiti del grottesco la situazione narrata, umoristico il finale risolutivo scelto.

 

Bravi tutti gli attori della Compagnia

Bravi tutti gli attori della Compagnia. Molto divertenti le performance di Marcello Amici (Zi’ Dima Licasi), Maurizio Sparano (Don Lollò Zirafa), Edoardo Zaccaria (L’avvocato Scimè) che spiccano sugli altri. Se vi piacciono Pirandello e le sue opere, queste serate sono uno spettacolo imperdibile, consigliate a chi non ha mai frequentato il teatro prima d’ora, per passare due ore piacevolmente in allegria.

Giancarlo Leone

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